La tassazione delle crypto in Italia
Le criptovalute fino alla fine del 2016 sono state considerate dagli stati di tutto il mondo non molto di più che dei passatempi per nerd annoiati. Nel 2017 però, soprattutto nell'ultima parte, si sono dovuti ricredere e constatare che questo mondo esiste e non è un gioco come si credeva. Alla fine dello scorso anno infatti abbiamo assistito a numerosi tentativi, obbiettivamente abbastanza divertenti e inutili, di bloccare la diffusione delle crypto da parte di paesi asiatici in particolare Cina e Corea del Sud. Questi pseudo-tentativi di regolamentazione però non sono andati a buon fine e questo mondo continua ad essere una giungla.
Qual è invece la situazione in Italia?
La situazione nel nostro paese è molto più complicata di quello che si possa immaginare, l'agenzia delle entrate infatti non si è mai dichiarata espressamente sulle criptovalute creando delle leggi ad hoc, ma ha sempre dato solo delle risposte parziali che semplicemente rimandano il problema. Attualmente le crypto vengono considerate per quanto riguarda la tassazione come qualunque altra valuta straniera, il che non è del tutto sbagliato, ma pur avendo cose in comune ci sono degli aspetti molto importanti che la differenziano come ad esempio il fatto che una valuta estera è subito spendibile al contrario dei bitcoin ad esempio che hanno bisogno per essere usati di qualcuno disposto ad accettarli.
Per quanto riguarda il trading invece attualmente le criptovalute non sono tassate fino al valore di 51000 euro, perché anche qui vengono considerate come valute estere e per questo fino alla soglia sopra citata per la legge italiana non si sta facendo speculazione. Se si superano i 51000 euro si paga una commissione del 26% come in una normale operazione di trading.
È chiaro quindi che devono essere create delle leggi speciali e risolvere questi buchi nelle regolamentazioni per garantire maggiore sicurezza agli investitori.
Molti affermano che il 2018 sarà l'anno della regolamentazione. Ma, che è successo fino ad ora da gennaio?
Speriamo accada qualcosa al G20
Sono d'accordo che servono delle regolamentazioni per tutelare le persone che entrano in questo mondo.
Però c'è da ricordare che quando arrivano delle regolamentazioni arrivano anche i divieti e le tassazioni che non sempre giocano a nostro favore.
Un esempio concreto lo abbiamo visto alcuni anni fa con le sigarette elettroniche;
-Subito chiunque le poteva vendere
-Quando le hanno regolamentate solo alcune categorie di aziende le hanno potute continuare a vendere
L'effetto è stato che moltissimi negozietti specializzati in sigarette elettroniche sono stati costretti a chiudere perchè alcuni dei loro prodotti non potevano più venderli.
Se le cripto venissero tassate al 26% della plusvalenza anche su piccoli capitali (come 50€) credo che tanti piccoli investitori uscirebbero dal mercato.
Congratulations @lucasantangelo!
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