Cos'è la Blockchain?
Questa è una delle prime domande che mi sono posto poco più di due anni fa quando entrai a far parte del mondo delle cryptovalute. Capire cosa fosse la Blockchain non è stato semplice e non sarà altrettanto facile spiegarla in questo articolo. Il mio obiettivo è proprio questo: far capire al maggior numero possibile di persone cosa sia questa tecnologia. Quindi inizio subito con un disclaimer: se sei esperto o ben avviato in questo mondo, chiudi questa pagina perchè, in tutta onestà, può servirti a poco se non per una lettura di diletto.
Mi piace pensare che in questo momento dietro allo schermo ci sia un/a ragazzo/a o un adulto che sta muovendo i primi passi tra Bitcoin&Co. e che stia leggendo questo post per farsi un’idea riguardo la Blockchain. Da qui mi rivologerò a te, neofita del cryptomondo.
Come ho già accennato la Blockchain non è altro che tecnologia: definizione che vuol dire tutto e niente. Andiamo per gradi. Iniziamo con lo scomporre la parola e a tradurla. Block-chain ossia “catena di blocchi”. Per semplificare si può dire che la catena ha la funzione di un “registro dati”, mentre i blocchi sono le pagine che contengono i dati di questo registro. Esempio pratico: nella tua parrocchia sono presenti questi registri solitamente divisi per anno e per tipo di sacramento (battesimo, cresima, matrimonio ecc). Prendiamo come esempio il registro dei battesimi. In ogni pagina è registrato il nome del bambino battezzato, i nomi dei genitori, del/la padrino/madrina e del sacerdote che ha celebrato la funzione. Generalmente una singola pagina è suddivisa in modo da farci stare più di un battesimo e quando la pagina finisce si passa alla successiva.
La Blockchain funziona esattamente in questo modo. Nel caso della Blockchain di Bitcoin ogni singolo blocco può contenere al massimo 1 MegaByte di informazioni costituite dalle transazioni e da una serie di dati come, ad esempio il timestamp, ossia la data di quel blocco sotto forma di un codice univoco. Ovviamente ci sono diverse differenze tra il sistema dei registri parrocchiali e la Blockchain.
La prima differenza si basa sulla “produzione” dei contenitori di informazioni. Per i registri questi contenitori sono le pagine che sono già prefabbricate, mentre i blocchi della Blockchain vengono prodotti (in gergo tecnico minati) ex novo. Invero ogni nuova transazione viene raggruppata con altre nuove transazioni e, mediante numerosi e complessi calcoli per verificare la validità di tali transazioni, si va a costituire un nuovo blocco che verrà aggiunto alla catena.
La seconda differenza sostanziale è la decentralizzazione. Tornando al nostro caro registro battesimale, esso viene conservato in unica copia all’interno dell’archivio della parrocchia, per cui la gestione di questo registro è in mano ad una sola persona: il parroco. La Blockchain, invece, è di dominio pubblico. Sì, persino te puoi tranquillamente scaricarti nel tuo pc l’intera Blockchain di Bitcoin dal sito bitcoin.org (attento che ti servono almeno 200Gb di memoria). Da qui è facile comprendere come la Blockchain di Bitcoin sia potenzialmente in mano a milioni di persone, mentre il registro dei battesimi è ad esclusiva di una persona. Ciò porta ad un’ulteriore caratteristica fondamentale della Blockchain: l’immutabilità. Se una singola persona volesse modificare la Blockchain può tranquillamente riuscirci (soprattutto per quanto riguarda gli ultimi blocchi minati), però quella modifica resta solo nella sua copia, mentre nelle restanti migliaia di copie presenti nel mondo questa modifica è assente. L’unico modo per portare una modifica alla Blockchain (ammesso che dal punto di vista computazionale ci si riesca) è quello di possedere il 51% di tutto il potere di calcolo della Blockchain stessa.
Dal concetto di immutabilità deriva anche un’altra caratteristica della Blockchain: la sicurezza. La sicurezza si basa, oltre che sull’immutabilità stessa, anche sul fatto che se io invio 1BTC a te, è impossibile che una terza persona si intrometta in questa transazione per ricevere il Bitcoin al posto tuo: questo è garantito dalle chiavi private e pubbliche in nostro possesso tramite le quali le transazioni vengono criptate e decriptate garantendo un livello di sicurezza molto elevato data la complessità di queste funzioni criptografiche. Se vuoi approfondire i concetti di chiave privata e chiave pubblica clicca qui.
Concludo dicendoti una cosa molto importante: finora ho parlato della Blockchain riferendomi a Bitcoin, ma attento: la Blockchain non è Bitcoin!! La Blockchain è la tecnologia su cui si basa Bitcoin e non il contrario. La Blockchain può avere molteplici utilizzi oltre le cryptovalute. Date le sue caratteristiche che ho sovraelencato può essere utilizzata per gestire, ad esempio, la tracciabilità dei prodotti alimentari o le cartelle mediche dei pazienti. E’ proprio la sua verstilità di utilizzo il motivo per cui credo che la Blockchain possa essere una tecnologia sempre più presente nelle nostre vite.
Un saluto e un ringraziamento!!
Luca
P.S.: questo articolo non vuole essere un invito a investire in Bitcoin o in qualsiasi altra cryptovaluta: ognuno faccia le sue valutazioni!!
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