Lo strano caso di Israele e della briscola chiamata
Non c'è dubbio che il vincitore assoluto della campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2 sia Israele che, da dicembre ad oggi è riuscito a vaccinare il 49% abbondante della sua popolazione (https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-le-vaccinazioni-nel-mondo/), grazie anche agli accordi stipulati con Pfizer (https://www.corriere.it/esteri/21_gennaio_24/israele-l-accordo-segreto-netanyahu-pfizer-trasforma-paese-un-laboratorio-705f613c-5e6a-11eb-9d4d-6cce1a220c09.shtml).
Ma è così?
Con una popolazione di 9197590 abitanti e un ritmo di 180000 tamponi al giorno Israele continua ad avere una media superiore ai 7000 contagiati al giorno (pur con un tasso di mortalità basso).
Paragonata alla dimensione dell'Italia è come se avanzassimo al ritmo di 45000 contagi giornalieri, mentre ne abbiamo "solo" 15000, con un tasso di vaccinazione del 2,6%.
Quindi cosa sta succedendo? E' forse un campanello d'allarme sull'efficacia del vaccino?
Posto che il tasso effettivo di immunità lo si scoprirà a posteriori (nonostante il 95% verificato dai test di laboratorio), è probabile che i numeri dello stato ebraico (come del resto i nostri) non tengano conto del fatto che sono necessarie due dosi del vaccino per raggiungere un livello di immunità soddisfacente. Il vaccino è dichiarato efficace al 52% dopo tre settimane dalla prima dose, quindi probabilmente meno a ridosso dell'iniezione. Questo, unito alla alta diffusione del virus in Israele è probabilmente la ragione di un modesto calo dei contagi a valle di una massiccia operazione vaccinale.
Cosa ne dobbiamo trarre?
Chi si aspetta dei risultati eclatanti scatenati dalla campagna vaccinale probabilmente è in errore e lasciare le misure di prevenzione al crescere della percentuale dei vaccinati sarà qualcosa che non ci potremo permettere. Probabilmente faranno molto di più le temperature primaverili e lo spegnimento dei riscaldamenti, mentre per l'effetto del vaccino, se avremo raggiunto numeri consistenti, dovremo aspettare il tardo autunno o il prossimo inverno.
Ma cosa c'entra, direte voi, la briscola chiamata?
La briscola chiamata è un gioco che è diffuso, con diverse varianti, in tutta Italia. Il due, l'amico de giaguaro, la briscola in cinque, chiamatela come volete.
Sul sito https://briscolachiamata.online abbiamo fatto un sondaggio a campione tra i nostri numerosi utenti e abbiamo scoperto che il tasso di contagio tra quelli che giocano alla briscola chiamata online è nullo. Zero. Zip. Niet.
Analizzando i cluster di pubblico abbiamo inoltre potuto constatare l'esistenza di "antifocolai" nelle zone di concentrazione di giocatori della briscola chiamata. Dove si gioca di più, ci si ammala di meno.
Alcuni studi suggeriscono che i giocatori della briscola chiamata - abituati a diatribe da tavolo, spesso conditi da sputi e bestemmie gridate ad alta voce - sono spesso investiti da un fitto particolato di saliva provieniente dagli altri giocatori. Maneggiano inoltre carte consumate e lise, raccoglitori naturali dei germi presenti sulle mani, poi conservate in involucri umidi e raggrinziti che fungono da incubatori dei microbi. Gli stessi studi attribuiscono quindi agli stessi giocatori un sistema immunitario rafforzato, capace di resistere anche ai peggiori insulti, verbali o naturali.
Purtroppo però l'assenza dal tavolo da gioco causa nei giocatori un declino costante dell'immunità acquisita. Come contrastarlo?
Lo scienziato tedesco Herr Franz Kapot ha dimostrato una correlazione tra gli stimoli neurali e la capacità di risposta immunitaria arrivando a sostenere che la pratica del gioco, anche virtuale, funge da stimolo al cervello che sfruttando un effetto "memory" riduce il declino del sistema immunitario.
Cosa possiamo quindi suggerire?
State a casa, per quanto potete, proteggetevi sempre con la mascherina nelle situazioni a rischio e comunque ogni volta che uscite di casa, evitate gli assembramenti, ma praticate tanta briscola su https://briscolachiamata.online. Se anche le vostre difese risultassero comunque indebolite avrete comunque passato felicissime ore insieme ai vostri amici.