I miei approcci alle criptomonete

Nella mia presentazione su Steemit, mi ero proposto di condividere con chi mi leggerà la mia esperienza con il mondo delle criptovalute. In questo articolo vorrei parlarvi dei due diversi approcci che ho avuto nel tempo con questo fenomeno. Mi piacerebbe leggere anche qualche vostro commento in cui descriviate i vostri primi contatti con le monete elettroniche e come hanno influito o stanno influendo nella vostra vita.

Il primo approccio nel 2010.

Sono sempre stato appassionato di programmazione web, già dal 2003, quando realizzai un primo sito web dedicato al mio paese natale, quindi immaginate il mio entusiasmo quando conobbi per caso il Bitcoin. Pensateci: un progetto rivoluzionario, che creava una moneta sganciata dal controllo delle autorità e questa rivoluzione, con l'intento di voler cambiare una economia occidentale in piena crisi, partiva proprio dal web. E le idee visionarie che prendono forma dal basso e con pochi mezzi mi sono sempre piaciute, soprattutto se legate all'informatica. Inoltre quell'alone di Deep Web che circondava il Bitcoin a quei tempi, nonchè quel mix tra curiosità e scetticismo tutto italico (cui caddi pure io dopo poco tempo d'altra parte) mi attraevano ancora di più.

Immagine presa da Ophtek.com
La prima cosa che provai a fare, da bravo appassionato di informatica, fu subito quella di minare qualche BTC e, nonostante un PC desktop più che obsoleto, la sua scheda grafica Nvidia mi permetteva di farvi girare un software miner e di vedere qualche accredito. Si trattava di poca roba al tempo, spiccioli di euro, che però oggi sono divenuti impensabili ottenere col mining fatto in casa.

Ero comunque un po' deluso dai risultati e, per detenere qualche bitcoin, decisi di acquistarli. Trovai uno dei pochi exchange esistenti, che al tempo mi sembrava affidabile e che non richiedeva troppa burocrazia all'iscrizione, ossia, bitmarket.eu (sito che oggi non esiste più). Comprai quindi 4 BTC al costo di 1 dollaro l'uno, aspettando il momento giusto per rivendere.

Di lì a poco, però, successe che alcuni grossi siti che facevano da banche ed exchange che tenevano per l'utenza molti bitcoin furono hackerati o scammarono, mostrando tutta la debolezza della moneta elettronica. Il suo valore scese a pochi centesimi di dollaro ed io finii, un tantino deluso, per dimenticarmi di quei 4 BTC, lasciati sul conto dell'exchange.

Tornai su Bitmarket dopo un anno circa, nel 2011, quando mi accorsi che il bitcoin era salito e valeva oltre 2 dollari, così tutto contento corsi a vendere i miei 4 BTC al prezzone (così pensavo ahimè) di ben 8 euro. Come ho detto nel mio post precedente, purtroppo, la lungimiranza non è mai stata il mio forte, ma a quel tempo ero felice di non aver perso quei 4 dollari, ma di aver tratto un piccolo profitto, seppur minimo. Tuttavia un po’ gli impegni della vita, un po’ il fatto che avrei dovuto cambiare PC per minare di più, un po’ il fatto che i guadagni fossero minimi, mi allontanai gradualmente dal fenomeno Bitcoin.

Il secondo approccio nel 2017

Nel mese di Luglio del 2017 torno ad interessarmi del Bitcoin: non avevo letto nulla, nè sentito alcunchè in TV, il tutto avvenne spontaneamente, come attratto dal richiamo della foresta.

Immagine presa da Tenor.com
La prima cosa che guardai fu il valore su Coinmarketcap: sgranai gli occhi! Un bitcoin, che avevo lasciato col valore di appena 2 euro nel 2011, valeva oltre 2000 euro. Rimasi scioccato e mi ricordai, disperato, dei miei 4 BTC venduti ad 8 miseri euro. Mi brillarono gli occhi quando mi vennero in mente anche i pochi bitcoin minati nel lontano 2010, ma l'entusiasmo durò poco: avevo gettato il vecchio PC con tutto il suo HD ed era quindi impossibile recuperarli.

Mi dannai molto in quei giorni: perchè non avevo seguito il mio istinto e non avevo continuato ad accumulare BTC? D’altra parte era una cosa che mi piaceva, una tecnologia che mi affascinava. Ma questa è la vita: si vede che non ero destinato a diventare milionario così.

Decisi allora che sarei dovuto tornare in possesso di un po’ di BTC, anche fossero state poche frazioni. Scopro allora i faucet, che non esistevano nel 2011 e da quel momento ci ho dato dentro nel claiming: certo sono pochi satoshi, ma grazie a questi siti sono tornato a toccare con mano, praticamente, la tecnologia ed il potenziale della blockchain.

Approfondendo ho scoperto le altre criptomonete, una marea, oltre mille, tra Altcoin, Token, Asset, ICO: un mondo sconfinato, confusionario, complicato, insomma, affascinante, più di come l'avevo lasciato.

Immagine presa da Reddit.com, utente: psychohistorian3
Preso da una smania incontrollata, alimentata dal voler riparare alla mia ingeuità di qualche anno fa, ho cominciato a collezionare un po’ tutte le crypto che trovo, anche quelle che valgono lo 0,0000001 dollaro, nella speranza che un giorno facciano il 10.000% come il Bitcoin: e vediamo se stavolta non divento ricco!


Scherzi a parte, il mio secondo approccio alle criptovalute è più frenetico, ma anche più appassionato. Non ho ancora investito denaro, perchè ho un po’ timore, allo stato attuale, di toglierlo alla mia famiglia: ho sempre avuto un animo cassettista, quindi credo che al momento mi dedicherò solo all’accumulo, tramite i miei cari faucet, gli airdrop o a sistemi simili, del tutto free. Di recente ho scoperto EarnCrypto, che offre tantissime altcoin e anche qualche token ETH, ma il tempo è quello che è.

Grazie a questi siti, ho imparato velocemente come si usano tutti gli strumenti tecnologici che servono per gestire in pratica le crypto. E ho cominciato anche a fare un po’ di microtrading, anche se credo, in fondo, non sia nelle mie corde.

Durante il mio approfondimento verso le varie altcoins, qualche settimana fa sono giunto a Steem ed alla sua piattaforma, Steemit, ma di questo ne parlerò forse nel prossimo articolo.

Sort:  

Ciao @supervideochat, abbiamo avuto una storia molto simile anche se io forse sono stato più fortunato... ho fatto mining di due Ether un anno e qualcosa fa, quando valevano 8 euro, me ne sono dimenticato e li ho rivenduti recentemente con un buon profitto. Certo col senno di poi avrei continuato a fare mining all'epoca, ma non si può piangere sul latte versato e, sopratutto nel trading di Crypto monete, bisogna accettare quel che viene ed essere contenti per ciò che si ha ;) Ti seguo per non perdermi il tuo prossimo post!

Ciao @gianluccio, si, e' vero, hai ragione. Ormai il treno e' passato e bisogna accettarlo. Sono contento che tu, al contrario mio, sia riuscito a trarre un buon profitto da quell'esperimento. Io, purtroppo non ebbi una totale fiducia nel fenomeno. Ma oggi non mi faccio piu' fregare, ormai colleziono anche MonaCoin :-)

Roba da mangiarsi letteralmente le mani, pero' siamo sinceri..nel 2010 avresti previsto tutto quello che poi è successo negli anni a venire? Fino a questi livelli?

Hai perfettamente ragione, Nicola. Non si poteva prevedere tutto questo, ma con un po' di fortuna avrei potuto minare qualche BTC in piu e conservarmeli: sarebbe stata fortuna, che ci puo' stare. Nel nostro gruppo Telegram, @SteemPostItalia, ho letto anche di un ragazzo che ha comprato un dominio per un mese per 1000 BTC a quel tempo. Pensa. Insomma, dai, c'e' di peggio, penso di essere in buona compagnia.

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