La triste parabola (discendente) di Paulo Dybala - The sad downward parabola of Paulo Dybala [MULTILANGUAGE]

TURCHIA O SVINCOLO?

La storia tra Paulo Dybala e la Roma è iniziata in maniera piuttosto clamorosa nel 2022, all'indomani del mancato rinnovo di contratto con la Juventus. Per tutta la sua ultima stagione in bianconero (ma anche in quella precedente), l'argentino aveva iniziato un lungo tira e molla con la società, tra firme descritte come imminenti e repentini allontanamenti, al fine di accordarsi per un pluriennale rinnovo di contratto.

Come molti avevano già iniziato a sospettare, la quadra tra le parti però non si trovò mai. La Juventus, in piena bufera plusvalenze, aveva iniziato un percorso forzato di risanamento delle casse societarie e non poteva più permettersi uno stipendio pesante come quello della Joya, in lacrime all'Allianz Stadium alla sua ultima apparizione con la maglia della Signora.

Il presunto interesse delle grandi d'Europa, tanto sbandierato dai giornali (soprattutto quello sbiadito) come manovra di disturbo in fase di contrattazione tra il calciatore e i dirigenti sabaudi, in realtà non si concretizzò mai e Dybala si dovette "accontentare" di firmare per la Roma, allora allenata da Josè Mourinho.

_{José Mourinho, per media punti il peggior allenatore della storia della Roma. Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Le cifre dell'accordo erano, per il primo triennio, sensibilmente più basse di quanto richiesto dagli agenti del calciatore a Torino, ma gli stessi riuscirono a strappare una clausola piuttosto interesante: il rinnovo automatico e il raddoppio dell'ingaggio qualora, al termine del periodo, avesse collezionato almeno il 50% delle presenze.

All'epoca sembrò un evento talmente lontano da non preoccupare la dirigenza capitolina, ma più il tempo scorreva, più a Trigoria cominciavano ad interrogarsi seriamente sullo sconquasso che un'eventualità simile avrebbe concretizzato nelle casse societarie.

Nella scorsa finestra di mercato, il numero ventuno giallorosso sembrò ad un passo dal trasferimento all'Al Qadsiah, in Arabia Saudita, per una soluzione apparsa da subito ideale per tutti. Il calciatore infatti avrebbe sottoscritto un ricchissimo triennale da oltre venti milioni a stagione e la Roma scampato il rischio di un futuro rinnovo automatico. Alla fine però, tutto saltò.

_{Lo stadio Mohammed Bin Fahd di Dammam, in Arabia Saudita, casa del club Al Qadsiah, interessato in estate a Dybala. على المزارقه, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Si parlò di scelte di cuore e di senso di appartenenza nei confronti del mondo giallorosso, ma come spiegato dallo stesso Dybala i motivi principali furono essenzialmente due: il parere negativo della moglie, Oriani Sabatini, e la scarsa voglia di rinunciare, a soli trent'anni, al calcio che conta, nonché alle future possibilità di convocazione con la nazionale argentina.

Con l'inizio della nuova stagione però, il problema si è ripresentato ancora più ingigantito. Da Roma sono già passati tre allenatori diversi, ognuno dei quali ha dichiarato di non badare ad eventuali risvolti contrattuali e la Joya è oggi a solo una manciata di presenze dal già citato rinnovo automatico di un'altra stagione.

L'occasione è diventata ghiotta per alcune squadre estere, ma anche questa volta scordiamoci i top club del calibro di Real Madrid, Manchester City o Bayern Monaco. Il contratto del calciatore prevede una clausola rescissoria pari a 12 milioni di euro, da esercitare nelle prime due settimane del mercato di gennaio, ma gli unici che si sono fatti vivi sono i turchi del Galatasaray, trovatisi nella necessità di sostituire Mauro Icardi.

_{L'immagine di una recente sfida di Europa League tra Galatasaray e Tottenham. Hainotdeptrai, CC0, da Wikimedia Commons}

I giallorossi di Istanbul però non sembrano affatto intenzionati ad avvalersi della clausola, ma vorrebbero al massimo spingersi al riconoscimento di un indennizzo economico di tre o quattro milioni, anche se l'ostacolo più grande al buon esito della trattativa è l'ingaggio richiesto da Dybala al club turco, vicino ai quindici milioni lordi a stagione.

Comunque vada a finire, per l'ex Palermo e Juventus si tratterà di un ulteriore ridimensionamento. Qualora il trasferimento in Turchia saltasse, per lui si prospetta un finale di stagione in cui le presenze in campo verranno verosimilmente ancora di più centellinate, onde evitare il rinnovo del contratto.

Ma se anche da gennaio in poi Dybala cambiasse casacca, per indossare quella del Galatasaray, la sua parabola sarebbe comunque destinata a curvare ancora di più verso il basso, un po' come stato per Icardi, all'interno di un campionato considerato marginale in Europa.

Tuttavia, il vero incubo del mancato erede di Messi potrebbe concretizzarsi a giugno, qualora il contratto che lo lega alla Roma scadesse senza far scattare il rinnovo automatico. L'argentino si ritroverebbe svincolato, a trentadue anni, con una lunga storia di infortuni alle spalle e a quel punto le scelte sarebbero due: smettere, o accontentarsi di un'ulteriore soluzione di ripiego.

In stile Belotti, tanto per intenderci, il "fenomeno" valutato da Cairo cento milioni (da quelle parti erano davvero convinti che bastasse una clausola per rendere tale il suo valore) e passato da squadre via via sempre meno importanti, fino a sparire, tra uno svincolamento e un altro, del tutto dai radar.

Statemi bene, alla prossima!

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