PREPARATE I POP CORN

in Italy3 years ago (edited)

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PREPARATE I POPCORN
Mourinho e Conte, ma (forse) anche Allegri, Sarri e Spalletti, pronti a suonarsele di santa ragione


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Dimenticate questo anno e mezzo di campionato, trascorso, anche perché distratti da vicende ben più gravi e importanti, allo stesso livello battagliero che è possibile trovare nei collegi delle giovani educande; pochissime polemiche, per lo più lanciate dai soliti presidenti che devono giustificare fallimenti a catena, e soprattutto nessun acredine tra i condottieri delle squadre seduti in panchina, spesso dal carattere mite e poco belligerante, hanno infatti contribuito ancora di più a spegnere un campionato già ridotto ai minimi termini dalla poca competizione e dagli stadi vuoti.

Ma, a Dio piacendo, dalla prossima stagione in Serie A tornano i grossi calibri e le polveri potrebbero presto riprendere ad accendersi e a far divertire il pubblico. José Mourinho è uno di quei personaggi che si possono amare od odiare, senza vie di mezzo, ma che comunque riesce sempre a far parlare di sé. Che lo si consideri ancora lo special one, come il soprannome affibiatogli ai tempi del Porto lo etichetta ormai da anni, o il re degli esoneri, opinione comune tra le varie tifoserie della Premier League, l'Italia del pallone ritroverà un grande personaggio, che senza dubbio si rivelerà capace di attirare interessi anche stranieri ed aumentare l'appeal della Serie A.

Forse è un caso, ma proprio dall'addio di José all'Italia, le nostre formazioni non sono più state capaci di alzare trofei al di fuori dei confini nazionali. Ci è andata vicina la Juve due volte, respinta dalla superiorità del calcio spagnolo, e un po' di meno la Roma, tritata dalle inglesi, ma tutte le volte per accedere alla sala del trionfo è sembrato mancare qualcosa, quel particolare, quello scatto in più che fa la differenza tra chi solleva una coppa e chi piange per una sconfitta.

In altre parole è sembrato mancare proprio l'apporto dell'"uomo delle finali, altro soprannome ricevuto dall'allenatore portoghese per la sua particolare propensione a vincere le partite decisive di una competizione (in carriera ne ha perse solo 3 su 16). Certo in undici anni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e dal momento del triplete interista i successi per Mou si sono rivelati di gran lunga inferiori alla sua fama (un campionato e una coppa di Spagna col Real Madrid ed un Europa League col Manchester United), ma sono comunque stati diversi i presidenti convinti a scommettere ancora su di lui.

In ultimo, per l'appunto i Friedkin, che con una tempistica piuttosto anomala si sono prodigati ad annunciare già il futuro allenatore, nonostante la squadra sia formalmente ancora chiamata a disputare una semifinale di Europa League e possa ancora giocarsi le proprie chanches di approdo alle competizioni europee della prossima stagione. Evidentemente quando si parla di Mourinho nulla può essere riconducibile ai canoni dell'abitudinario e l'entusiasmo visto a Roma in queste ore è emblematico della fama che il lusitano gode ancora in Italia.

Preparate i pop corn quindi, perchè battute, punzecchiature, dichiarazioni al veleno torneranno con buona probabilità puntuali ad infiammare già le primissime conferenze stampa, nelle quali l'ex allenatore tra gli altri di Chelsea e Manchester United verrà verosimilmente pungolato sulle nuove sfide che lo attendono, contro alcuni colleghi e in un certo senso anche contro il suo stesso passato. Per alcuni versi è come trovarsi all'anteprima di una grande poiezione cinematografica, nella quale tutti provano ad immaginare cosa si vedrà nel film.

E allora, proviamoci. Uno dei principali scontri, c'è da giurarci, si terrà con Antonio Conte, che fin dai tempi della Premier League emise più di qualche scintilla nei contatti con lo special one. Sono pronto ad accettare scommesse fin da ora sul fatto che Mourinho, alla prima occasione utile, esalterà furbescamente il lavoro del tecnico salentino nel vincere lo scudetto, ma indirettamente sarà pronto a sminuirne la portata, paragonandolo in qualche modo al tris di successi da lui ottenuto nel 2010.

Se Claudio Ranieri, altro ex nemico sportivo del portoghese, rimarrà allenatore della Sampdoria, qualche battutina al vetriolo potrebbe venire indirizzata anche a lui, che in tanti anni di carriera ha portato a casa un solo "titulo". Pensate così surreale un eventuale scenario in cui, magari al termine di un Roma-Sampdoria particolarmente combattuto, Mou si esibisca ricordando come a tutti possa capitare, una volta nella vita, di conquistare una modella, ma che se poi si passa il resto dei giorni "in solitaria" non sarà comunque stato un gran vivere?

Ma non solo loro, perchè in questo quadretto al vetriolo potrebbero inserirsi i caratteri fumantini di tre toscanacci doc della panchina, come Spalletti, Sarri e Allegri. Gli incroci capaci di dare il via a probabili scintille a questo punto si moltiplicherebbero a dismisura, e il nostro campionato prometterebbe quanto meno di rimanere divertente fino alla fine. A meno che Mourinho non incappi presto nell'ennesimo esonero dei suoi ultimi anni di carriera. Ma questa è un'altra storia.

L' ENNESIMO FALLIMENTO DEL PSG
Investiti 1,4 mld in 10 anni, ma nessun successo europeo

Anche quest'anno, ci riproveranno l'anno prossimo. Sembra una battuta già sentita più volte anche in Italia, in riferimento ai fallimenti europei della Juventus, che con il Paris Saint Germain condivide un triste destino di insuccessi in Champions League, oltre alla coabitazione nella top 10 dei club del vecchio continente che hanno speso più soldi sul mercato nell'ultimo decennio.

Quasi un miliardo e mezzo di euro, sborsati dagli sceicchi del Qatar per assicurarsi stelle di prima grandezza come Mbappé e Neymar, non si sono infatti rivelati sufficienti per portare a Parigi la Champions League nemmeno una volta (il miglior risultato è stata la finale raggiunta nell'anomala passata stagione), trofeo per il quale la squadra è stata costruita a suon di acquisti folli e sponsorizzazioni gonfiate a mo' di cane da guardia per i parametri del fair play finanziario.

In realtà ieri sera O' Ney e compagni hanno dovuto incrociare i guantoni contro chi, quella classifica di cui sopra, la guida a testa alta per distacco: il Manchester City di proprietà dello sceicco Mansour. Una sorta di derby tra ricchissimi, risolto in favore di chi, in questo momento, è sembrato avere le idee più chiare sul campo, che poi nel gioco del calcio è alla fine sempre il giudice ultimo. Vedremo se agli inglesi andrà meglio e se, almeno loro, potranno in qualche modo giustificare la marea di denaro speso trionfando nella competizione più importante, ma il bilancio del Paris ad oggi è decisamente in rosso.

Per i francesi inoltre, le prossime due rischiano di coincidere con le ultime stagioni utili per poter completare il progetto di dominazione del calcio europeo, iniziato in quel lontano 2011, quando tutta la squadra, come riportato dal quotidiano Le Parisien, valeva circa 50 milioni di euro, meno di un quarto del prezzo del solo Neymar. Il mondiale in Qatar 2022 rappresenta infatti la grossa incognita che pende sulla testa della società transalpina, nonché il motivo principale dell'investimento nel calcio della proprietà qatariota della squadra.

La rassegna mondiale si rivelerà un successo o, vista la sua particolarità e le problematiche che assillano il mondo in questo determinato periodo storico, finirà per essere ricordato, come qualcuno è già pronto a scommettere, alla stregua di uno dei più grandi fallimenti della storia del calcio? E in quest'ultimo caso, quante probabilità esistono che gli sceicchi decidano di continuare il loro impegno anche nella stagione successiva?

Ovviamente solo il tempo potrà rispondere a questi interrogativi, ma intanto un'altra annata è trascorsa e a Parigi cominciano a pensare che a furia di perdere treni, gli stessi potrebbero presto non passare mai più.


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BERRETTINI VINCE IL "DERBY" DI MADRID. IN CAMPO SINNER

Pronostici rispettati anche nei sedicesimi di finale del Master 1000 di Madrid, dove ieri pomeriggio è andato in scena il derby tutto italiano tra Matteo Berrettini, fresco vincitore dell'ATP 250 di Belgrado, e Fabio Fognini, reduce da una poco onorevole squalifica in seguito agli insulti rivolti ad un giudice di sedia nel torneo di Barcellona.
Ad aggiudiucarsi la sfida infatti è stato il tennista romano, numero dieci del mondo e testa di serie numero 8 del torneo, che in poco più di un'ora ha liquidato il connazionale con il punteggio di 6-3 6-4. Troppa la differenza di classe e potenza a vantaggio di Berrettini, che in questo momento della stagione sta godendo inoltre di una forma fisica e mentale smagliante; negli ottavi di finale il portacolori azzurro dovrà superare la resistenza dell'argentino Federico Delbonis, numero 77 ATP e che fin qui ha eliminato i due spagnoli Carreno Busta e Ramos Vinolas, ma che appare sulla carta un avversario alla sua portata.
Mentre scrivo si sta giocando la possibilità di accesso agli ottavi di finale anche Jannik Sinner, che in caso di successo sull'australiano Alexei Popyrin potrebbe, dalla prossima settimana, entrare nella top 15 della classifica, raggiungendo un ennesimo record della sua breve ma spettacolare carriera.

MILANO ALLE FINAL FOUR DI EUROLEGA

Nonostante un altro finale di partita un po' matto, nel quale si è fatta rimontare dieci punti nell'ultimo minuto tanto da essere capace di rievocare i fantasmi di gara 4 per molti tifosi meneghini, l'AX Milano ha staccato ieri sera il meritato biglietto per la final four di Colonia di Eurolega, battendo alla "bella" un mai domo Bayern Monaco, con il punteggio finale di 92-89.
E' la prima volta che la squadra milanese raggiunge il prestigioso traguardo dell'ultima fase della competizione dal 1992, prima in assoluto da quando la società è terminata nelle mani di Giorgio Armani, che ieri sera è tornato al Forum di Assago per assistere alla sfida dopo oltre un anno di assenza.
L'appuntamento per le final four è dal 28 al 30 maggio: la squadra allenata da Ettore Messina se la dovrà vedere con il Barcellona, primo in regular season ma anch'esso costretto a gara 5 dallo Zenit di San Pietroburgo, a testimonianza dell'equilibrio presente nella competizione.
Subito dopo la partita sono arrivati i complimenti delle istituzioni italiane della palla a spicchi, per bocca del presidente della Lega Basket, Umberto Gandini:
"Voglio fare i complimenti per la qualificazione alla Final Four di Euroleague, un traguardo che mancava a una squadra italiana da ben 10 anni e in particolare alla stessa Olimpia Milano da ben 29. Si tratta di un risultato importante e trainante per tutto il basket italiano".


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ACCADDE OGGI - 5 MAGGIO
Gli avvenimenti sportivi più rilevanti del passato

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  • 1912: Prendono il via le Olimpiadi di Stoccolma, le quinte dell'era moderna.
  • 1946: Nasce il concorso di pronostici Sisal-Coni, precursore del più famoso Totocalcio.
  • 2002: L'Inter perde 4-2 in casa della Lazio e dice addio allo scudetto all'ultima giornata, venendo scavalcata dalla Juventus.
  • 2004: Muore, a Roma, il celebre telecronista, Nando Martellini.

FRASI CELEBRI
Parole indimenticabili dei protagonisti di oggi e di ieri

  • “Quando vinciamo a Torino di solito vinciamo lo scudetto.”
    (A. Galliani)

  • “Il rugby è un gioco primario: portare una palla nel cuore del territorio nemico. Ma è fondato su un principio assurdo, e meravigliosamente perverso: la palla la puoi passare solo all'indietro.”
    (A. Baricco)

  • “Ogni Olimpiade fa sempre storia a sè, e c'è sempre qualcosa o qualcuno in agguato.”
    (A. Sensini)


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LETTERE AL DIRETTORE
Le mie risposte alle vostre domande

Rispondo a John, che scrive da una località sconosciuta:

Caro Direttore,
Sinner diventerà mai il numero uno del mondo?

Egregio John,
Sinner ha talento da vendere e un potenziale ancora inespresso, ma se non ricordo male i vari Federe e Nadal, alla sua età, facevano cose superiori. Questo può voler dire tutto e niente, ma se dovessi puntare un centesimo direi che sicuramente il ragazzo potrà contare su un'ottima carriera, forse non da top 5. Sarei naturalmente felicissimo di sbagliarmi.

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I like your updates 🙂 I'm neutral on Jose 😮 I think he'll be good for Serie A but I don't think he's that special any more. I think he's subdued a lot since he managed Inter so it could be disappointing with the media. He lies a lot about injuries now - That's probably the biggest change I've noticed!

Hello my friend! Thanks, always a pleasure to see you around here, I was just looking at your video on the high step of the Reading stadium 😂😂, funny! Maybe Mou needs the polemical air of Italian football, but we'll see, maybe Italy needs someone like him to liven up Serie A.

It's crazy, the same step the whole way around the stadium. I only ever noticed it with away fans but those videos were all home fans. Very funny.

I fear that Jose has stopped learning, I wonder how much more money he'll get when they sack him!!

He certainly knows how to sell himself well if everyone keeps calling him despite his recent disappointing results 😁

You know how I like my numbers... did you read this article on the great man from a couple of weeks ago?

https://steemit.com/hive-130734/@the-gorilla/the-cost-of-failure

Yes, and if this trend continues, a big good luck to the Friedkins and all the Roma fans.

Thanks for mentioning me and really football my favorite play and always to try to play every place..and actually mentioning post was my entry and just some photographs captured by me .
That's all..

Good job, I love posts like your that show sport in its everyday reality. See yoou next time!