Siamo insetti? - Are we insects?

Questa mattina i pendolari della stazione Roma Termini e di altri snodi principali della penisola sono stati accolti da uno strano messaggio, apparso per alcuni secondi sui tabelloni luminosi al posto degli orari di arrivo e partenza dei convogli. Due semplici parole, piuttosto inquietanti: "Siete insetti".

Il tam tam sul web è partito all'istante e con esso la diffusione della notizia e la nascita delle teorie più strampalate. Qualcuno ha ipotizzato un attacco degli hacker russi (evidentemente questa tipologia di mascalzoni deve esistere solo in Terra di Putin), desiderosi di minacciare la popolazione occidentale paventando futuri scenari bellici.

Altri ci hanno letto un messaggio in codice lanciato dai servizi segreti, una sorta di comunicazione criptata con i responsabili dei trasporti ferroviari in modo da prendere provvedimenti tempestivi ad evitare attacchi terroristici, senza che tra la folla si scatenasse il panico, mentre altri ancora hanno preferito buttarla sul ridere, rievocando le scritte di biasimo ai propri capi, impresse direttamente in cielo con la forza del pensiero, da parte del ragionier Ugo Fantozzi.

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In casi come questi, il web si scatena, sparando nero su bianco, qualsiasi cosa possa essere partorita dalla mente umana e una buona parte di utenti si era rivelata da subito convinta che quello strano messaggio altro non fosse che una comunicazione proveniente da mondi alieni.

Per gli esseri delle galassie lontane, questa la teoria, probabilmente non siamo altro che insetti da schiacciare e, giusto per aggiungere un pizzico di sadismo alla vicenda, evidentemente marziani, venusiani o chi per essi si stavano divertendo a vederci tremare, prima di sferrare l'attacco che avrebbe annientato la razza umana.

E a sorpresa, poche ore dopo, è arrivata anche la conferma. Gli alieni c'entrano davvero, ma solo quelli di una nuova serie TV, Il problema dei tre corpi, in programma nelle prossime ore su Netflix. La nota piattaforma di streaming ha infatti optato per un lancio pubblicitario un po' particolare a riguardo di un prodotto su cui evidentemente punta molto e il risultato sembra essere stato raggiunto.

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L''hastag #sieteinsetti è diventato subito virale sui social network, scatenando la curiosità di molti, ma anche le critiche di chi ha ritenuto, forse non con tutti i torti, che in un particolare momento storico come quello che stiamo vivendo si potessero scegliere metodi migliori per pubblicizzare un prodotto ed evitare che tra i più impressionabili si diffondesse il panico.

Qualcuno infine ci ha tenuto a far notare come tutti, in fondo, siamo "gli insetti" di qualcuno. Da poco alcune tipologie di insetti, come la tarma della farina, la locusta e i grilli, sono state inserite nella lista degli alimenti commestibili anche in Unione Europea: forse da Netflix, in maniera parallela, ci vogliono far sapere della nascita dei primi insettariani, coloro i quali, per motivi etici, rifiutano di consumare insetti, riconoscendoli alla stregua degli altri animali?

Il messaggio potrebbe suonare più o meno così: "se vi siete spaventati, pensando di essere diventati il cibo, o quanto meno il passatempo, di qualche essere superiore, pensateci la prossima volta che intendete comportarvi nella stessa maniera nei confronti di chi sta sotto di voi nella catena alimentare..."

Dopo tutto questo trambusto, non ci rimane che sperare che almeno la serie di riferimento valga la pena di essere vista. Ne riparleremo.

Statemi bene, alla prossima!