Accelerare le scoperte.
L’intelligenza artificiale ha dimostrato ancora una volta la sua potenza attraverso l’incredibile lavoro di un team internazionale di ricercatori guidati dal professor Luis Pedro Cuelho della Queensland University of Technology.
Questi scienziati hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per esplorare il mondo naturale alla ricerca di nuove fonti di antibiotici. Analizzando più di 60.000 metagenomi provenienti da ambienti diversi come il suolo, gli oceani e l'intestino umano, hanno scoperto quasi un milione di peptidi antimicrobici promettenti.
Test clinici.
Questi peptidi sono piccole molecole in grado di uccidere o inibire la crescita di batteri nocivi. Per convalidare queste scoperte il team ha testato 100 di questi peptidi in laboratorio contro agenti patogeni clinicamente significativi e i risultati sono stati sorprendenti; 79 peptidi sono stati in grado di distruggere le membrane batteriche e 63 sono risultati efficaci contro i batteri resistenti agli antibiotici, come lo stafilococco sauro.
Anche i test sui topi hanno mostrato risultati promettenti, due dei peptidi hanno ridotto i batteri fino a quattro ordini di grandezza, paragonabili agli effetti degli antibiotici tradizionali come la polimixina B, questo dimostra l’enorme potenziale per la scoperta di questi nuovi peptidi. ad uso terapeutico, ma ciò che rende il tutto ancora più speciale è la sua specificità.
Banca dati pubblica.
A differenza degli antibiotici convenzionali che possono colpire una vasta gamma di organismi, i peptidi sono molto più specifici, ciò significa che possono attaccare batteri dannosi senza danneggiare il normale microbioma intestinale, riducendo gli effetti collaterali. Per facilitare la ricerca futura il team ha creato AMPSphere, un database accessibile al pubblico con tutti i peptidi identificati.
Questa preziosa risorsa può accelerare la scoperta di nuovi antibiotici e aiutare nella lotta contro la resistenza antimicrobica che è considerata una crisi sanitaria globale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che “se lasciata incontrollata potrebbe causare 10 milioni di morti all’anno entro il 2050”. è fondamentale per combattere questa minaccia e l’utilizzo di Now per la scoperta di questi peptidi rappresenta un grande passo in quella direzione.
È geniale come la conoscenza umana apra la strada a grandi progressi, la cosa brutta è che questa conoscenza viene utilizzata solo per fini fini.
In un mondo ideale tutta questa tecnologia raggiungerà ogni essere umano, ma in fondo sappiamo che non è così.
Hai ragione, ci sono stati molti casi in cui le aziende farmaceutiche hanno ritirato prodotti che danneggiano la salute invece di migliorarla, hanno risarcito le persone e talvolta lo fanno per metterle a tacere.
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