Contest - Crea un'immagine

TORNEO DI VIDEOGAMES DI FATTORIA TRA DUE ANDROIDI, ovvero IL RETROCASA ALLO SCOPERTO CAP. XVIII in diretta dalle CREPUSCOLARI MARZOLINE STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO

Industria del super androide Vittorio, saletta di Galatea e Miri

Accomodate nella saletta del Cervello a loro appositamente dedicata, le due androidi femminili Galatea e Miri erano impegnate in un torneo del loro videogame di fattoria preferito. Era notte, orario in cui gli androidi operativi di giorno erano usi ricaricarsi. Ma si sa, i robot non dormono, come invece gli umani usano fare e così, onde evitare di trascorrere il tempo di ricarica girandosi i metallici pollici, Galatea e Miri passavano le ore notturne tra i videogiochi di fattoria. Ciascuna delle due aveva scelto un avatar robotico con tanto di abbigliamento farm-friendly. La frizzante Galatea l'aveva pure corredato con un grande cappello di paglia contadinesco.



Immagine che partecipa realizzata con Bing (campeonato de videojuegos de granja entre dos robots femeninas)

Quattro piccoli robotini comparivano tra prodotti di fattoria sistemati in simpatici trasportini a ruote.
-Che teneri- disse Miri.
-Ti stai distraendo dal gioco. Guarda che così perderai la partita- rise Galatea. Ma a Miri sembrava infischiargliene della partita, persa in un filo di pensieri che l'amica avrebbe giudicato poco e niente meccanico.
-Immagina una famiglia di robot. Questi qui potrebbero essere i pargoli.
-Si, in un cartoon, non certo nella vita reale. Noi siamo macchine. Macchine. Le macchine non si riproducono.
-In laboratorio si potrebbe.
-I nostri laboratori non sono così avanzati.
-Ma prima o poi lo diventeranno. Pensa che risparmio di denaro da parte degli umani, una volta che un sistema di riproduzione robotico verrà implementato. Non dovranno più costruirci da zero, spendendo decine di migliaia di dollari per solamente un nostro braccio.
-Giusta constatazione- osservò Galatea. -Il risparmio di spesa. Soltanto resterebbe un intoppo.
-E quale?
-I pargoli robotici resterebbero comunque macchine.
-Ma per forza. E questo sarebbe l'intoppo? Che non possiamo trasformarci in umani è assodato e lo sappiamo.
-No, non intendevo dire questo. Per forza che una macchina sarà per sempre una macchina. Volevo dire che questi pargoli meccanici resteranno di piccole dimensioni in via permanente. Dunque non saranno mai un gran che produttivi, non raggiungendo mai le dimensioni di un'età adulta, sempre che di età si possa parlare, in fatto di androidi. La latta non cresce- tornò a ridere Galatea.
-Ah, già...
-E ora dimmi, mia meccanica amica: con quale dei nostri uomini di latta intendi metter su famiglia e generare piccoli androidi in laboratorio? Mi preoccupi non poco, sai?
-Cara Galatea, da quando una macchina sviluppa preoccupazioni, specie nei riguardi di un'altra macchina?
Galatea si sedette, meditabonda. Non poteva non constatare che la domanda retorica di Miri, nel contempo volta a sviare la sua curiosità, fosse tutt'altro che fuori luogo. Ricordava di aver sentito parlare di reti neuronali difettose e sperava non fosse il caso suo nè della meccanica compagna di sventure.
Nel frattempo, lo schermo del videogioco rilevava game over, lampeggiando luminoso. Il torneo non contava su nessuna vincitrice, dacchè quella notte entrambe le partecipanti erano troppo distratte per riuscire a giocare come si doveva...

Disclaimer: immagine creata con bing.com (intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco.

https://www.bing.com/images/create

Disclaimer in English: image created with bing.com (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work.

https://www.bing.com/images/create

Disclaimer en español: imagen realizada con bing.com (inteligencia artificial) para seguir las reglas del concurso Digitaly crear una imagen (mediante el uso de IA). En cambio, el texto es toda cosecha mía.