DiGinnasio: difficile a dirsi

Diciamo che in linea di massima non mi fido un gran che dei TG e del giornalismo facenti parte delle più alte vette. Il sensazionalismo sembra la loro priorità, magari pure legato alla corrente politica che mantiene legami televisivi. Che il riscaldamento globale (anzi, per meglio specificare, la questione del riscaldamento globale per come è presentata) faccia parte di qualche messa in scena per distogliere l'attenzione del pubblico dalle vere grivie e paturnie, cominciando dalla disoccupazione che in questo e quel paese ha raggiunto livelli vergognosi mai visti sin dalla fine della seconda guerra mondiale e il conseguente incremento del numero di poveri, oppure ancora peggio, povertà e miseria conseguenti all'analfabetismo imperante nei paesi latini e africani (quanto scommettiamo che ai più tra i governi di questi paesi l'alfabetizzazione sta come il fumo agli occhi e altrimenti non gli scapperà di mano il pesce che non potrebbero più manipolare, una volta istruito?). Perchè, pensiamoci, se una laurea non offre più le garanzie di un tempo, come potrebbe riuscirci la terza media o peggio, la quarta elementare o peggio, nemmeno? Ora, non dico che il cambiamento climatico sia una falsità imperante, ma innanzi tutto potrebbe non essere grave come pubblicizzato (o devo dire millantato? Mi auguro di no, spero proprio di no). Vero è che sin dai tempi di prima laurea non ricordo più l'esistenza della primavera, che sta sparendo anche nel mio nuovo paese (dove anzi, pressochè tutte le stagioni stanno venendo sostituite da una sorta di eterno autunno, quando proprio non fa inverno). Ci credereste che stiamo praticamente in estate, ma dobbiamo ancora usare i maglioncini a manica lunga? Manco stessimo a Oxford (tenute in conto le incessanti piogge che stanno distruggendo una città dopo l'altra negli ultimi anni), ma senza i benefici di un paese top tier. E i miei vicini di casa latini non se la passano meglio. Gela pure Santo Domingo, mi dice mia zia che ha una cara amica dominicana e qui stiamo proprio ai tropici veri. Insomma, più che di riscaldamento globale, parlerei semmai di raffreddamento globale. Dove mai s'era visto, infatti, il girare coi maglioni in un paese subtropicale per un minimo di sette mesi all'anno?Date le premesse, non mi stupisce il minimizzare le rogne vere, che causano per davvero decessi tra le fasce più deboli delle popolazioni prive di mezzi per ricorrere alla sanità privata? E negli ultimi anni mi giungono notizie che oramai questa rogna di non potersi permettere cure mediche non colpisce più il solo sud del pianeta, ma pure paesi che sulla carta geografica (ovviamente non di fatto) figurano primo mondo. Dove non è più questione dei soli poveri assoluti, ma perfino la classe media finisce risucchiata nella spirale di povertà perchè l'onorario di uno specialista gli scombina il bilancio familiare. Direi che davanti a un deplorevole fattaccio come questo, il riscaldamento globale (riscaldamento? Davanti alle stagioni che ci cascano sotto gli occhi? Vabbè, facciamo pure finta che ci stiamo riscaldando😂😂😂😂) dovrebbe figurare l'ultimo dei pensieri tra i politici. Ma ovviamente, chi nel suo sano giudizio si fiderebbe di politici non scandinavi? Prepariamoci comunque a rimboccarci le maniche per costruire un pupazzo di neve dopo l'altro😂. Ad maiora...



Ps.: immagine Pixabay royalty free, autore Edurs34 (https://pixabay.com/es/illustrations/mu%C3%B1eco-de-nieve-kawaii-navidad-fr%C3%ADo-7672640/). Congrats to friends @maodomy and @wakeupkitty.pal, happy for you!

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