TERRORIZZATO DAL COLESTEROLO ELEVATO? PREOCCUPATI INVECE DI OMOCISTEINA E LIPOPROTEINA (a)
Certamente non essendoci una terapia farmacologica “stimolante” e “gratificante” dal punto di vista economico, le Aziende Farmaceutiche non si preoccupano minimamente di questi due parametri ematochimici. Molto più vantaggioso continuare a lavare il cervello delle persone con il terrorismo sul #Colesterolo. Ma la verità, prima o poi, emerge anche se in questo caso, pur essendo noto da tempo che il Colesterolo è pericoloso quando è basso nel sangue, il battage mediatico e l’ignoranza tecnica dei Medici rende possibile il perpetrarsi di una realtà che non esiste. Da uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, ad opera del Dr. Harlan Krumholz, del Dipartimento di Medicina Cardiovascolare dell'Università di Yale, emerge che le persone oltre i 70 anni di età con Colesterolo basso hanno una mortalità doppia per arresto cardiaco rispetto alle persone con Colesterolo alto. Eppure non passa giorno che non debba dire ai pazienti ultra sessantenni che la terapia statinica che stanno facendo aumenta il loro rischio di morte di molto.. Quasi sempre il primo valore ematologico che viene controllato dopo un esame del sangue è il Colesterolo. Il lavaggio del cervello cui siete stati sottoposti negli ultimi (50) anni vi ha profondamente convinto che avere il Colesterolo basso rappresenti una strategia vincente contro la malattia coronarica.. Addirittura i Cardiologi lo vorrebbero azzerare, e con esso qualsiasi funzione organica, compresa quella cardiaca. Il Dr Ravnskov, eminenza mondiale in fatto di colesterolo, in una pubblicazione del 2003 ha dimostrato proprio l’opposto consultando il database Mediline piuttosto nutrito sull’argomento Colesterolo. La consultazione di ben 11 studi effettuati su anziani gli dimostrarono che il Colesterolo elevato non è affatto un fattore di rischio per malattie coronariche mentre altri 7 studi hanno provato che il Colesterolo elevato non è un fattore predisponente verso nessuna causa di morte. I dati, piuttosto interessanti, ci dicono infine che meno del 5% di chi muore per cause cardiovascolari ha il Colesterolo alto, mentre in 6 di questi studi si dimostra ancora di più, ovvero che la mortalità è direttamente proporzionale al basso valore del Colesterolo. Come uso dire spesso, quindi, "se volete vivere a lungo non dovete solo smettere di preoccuparvi del Colesterolo ma anzi preoccuparvi di alzarlo a livelli adeguati e crescenti con l'età". A breve parlerò di Omocisteina e Lipoproteina (a), parametri ematochimici da considerare, al contrario del Colesterolo, molto attentamente perché predittivi di rischio di morte.
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