SPI è morto, lunga vita a SPI!
Come un fulmine a ciel sereno, SPI ha deciso di interrompere (a tempo indeterminato) ogni forma di supporto alla comunità. Dire addio a voto ponderato e PostIT non sarà facile, ma possiamo (e dobbiamo) guardare avanti.
Sono passati quasi 30 giorni dall'ultimo post che ho scritto qui su Steemit. Quasi un mese, durante il quale sono cambiate tantissime cose: nuovi utenti si sono uniti alla piattaforma, qualche veterano è stato pizzicato con qualche account di troppo, abbiamo un governo (il cui Presidente del Consiglio non è stato eletto dal Popolo, come è giusto che sia, visto che non spetta al Popolo questo compito) e, finalmente, mi sono deciso a comprare uno smartphone nuovo.
La novità più importante, però, riguarda proprio SPI ed piombata addosso alla community italiana come un fulmine a ciel sereno, attraverso un annuncio di @thenightflier sul server Discord:
DA MARTEDÌ 12 GIUGNO 2018 TUTTI I SUPPORTI DI STEEMPOSTITALIA (VOTO PONDERATO, CURIE, POSTIT) E TUTTE LE ATTIVITÀ CORRELATE ALLA COMUNITÀ (SUPPORTO AI CONTEST DI OGNI TIPO E PROGETTI) VERRANNO INTERROTTI.
Tiriamo le somme e guardiamo avanti
A seguito dell'annuncio, si è detto di tutto e di più. Sono state fatte ipotesi, alcune davvero azzardate, qualcuno ha espresso il proprio disappunto mentre altri hanno dichiarato che continueranno a creare contenuti, indipendentemente da ciò che succederà.
La frustrazione di alcuni è, almeno in parte, comprensibile: attraverso il voto ponderato ed il PostIT, SPI riusciva a dare un aiuto non indifferente ai membri della comunità italiana. Aiuto in termini economici, certamente, ma anche aiuto in termini di visibilità. Inutile girarci intorno: un post recensito su PostIT, poteva (potenzialmente) ricevere più interazioni (ovvero upvote e commenti) di qualsiasi altro post.
E se PostIT era l'occasione per recuperare alcuni contenuti che, magari, ci erano sfuggiti nel mare magnum di Steemit, il voto ponderato ci dava la possibilità premiare i contenuti di qualità senza dover fisicamente essere davanti a Steemit 24 ore su 24.
Ma tutto questo richiedeva un lavoro non indifferente da parte dei curatori e di tutti gli attori coinvolti. SPI non è un ente di beneficenza, non è una ONG (per fortuna) e, nella maniera più assoluta, non è un'organizzazione no-profit. In ultima analisi, SPI è, nella visione più anarco-capitalista possibile, un'associazione volontaria di persone unitesi per raggiungere uno scopo comune. All'interno di questa associazione ci sono gerarchie e regole da rispettare. L'adesione è, appunto, volontaria: nessuno è stato obbligato ad entrare e chiunque può uscirne in qualsiasi momento.
Quali che siano le ragioni della scelta di interrompere qualsiasi attività di supporto, l'unica cosa che possiamo fare è andare avanti. Certo, qualcuno abbandonerà definitivamente SPI, qualcuno gongolerà perché "ve lo avevo detto" mentre altri, invece, si rimboccheranno le maniche e continueranno a sfornare contenuti di qualità e a lavorare per la community italiana. Tanti progetti proseguiranno anche senza il contributo di SPI (@serialfiller, ad esempio, ha dichiarato di voler continuare con @steemterview) e tante nuove iniziative vedranno la luce (@imcesca, per esempio, ha appena lanciato @ita-directory).
Perché la community italiana, ovvero tutti quegli utenti di Steemit che creano contenuti in lingua italiana, non è SPI e, analogamente, SPI non è la community italiana. Gli utenti italiani continueranno ad esistere (si spera), con o senza SPI, con o senza voto ponderato, con o senza PostIT.
Indipendentemente da come si evolverà la situazione, il nostro successo dipenderà, prima di tutto, da noi stessi e dall'impegno che metteremo per realizzare i nostri obiettivi. Senza SPI sarà più difficile, certo, ma non impossibile.
E, allora: SPI è morto, lunga vita a SPI!
Troppo vero, LOL!
Grazie del post, ti steemo!
Mi son promesso di non commentare per qualche giorno post relativi a SPI ma al massimo di parlare tramite i miei post.
Passo solo per ringraziarti della citazione e per darti il mio modesto voto.
Grazie @ageeksdiary!
Grazie per essere passato lo stesso, allora!
Ammetto di non conoscere i precedenti (se ce ne sono) che hanno portato a questa situazione, ma volevo comunque dire la mia, soprattutto perché ho notato che è stata fatta una certa confusione tra SPI in sé e la comunità italiana. Così mi sono ritrovato a scrivere questo post sconclusionato, buttando dentro tutto ciò che mi passava per la mente, senza dare un ordine ai miei pensieri.
#steemiamoci sempre di più
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