E se il Bitcoin fosse stato inventato dalla NSA?

Con questo post faccio un salto nel vuoto e mi addentro in territorio praticamente sconosciuto visto che non sono un’esperta di criptovalute e neanche voglio esserlo.

Ma sono qui su Steemit e, come tutti voi cari amici, ho il mio modestissimo gruzzoletto investito in questa o quella cripto che monitoro di tanto in tanto…sia mai che diventi ricca!

Però ripeto, non sono una tecnica né tanto meno una veterana del soggetto: ho letto le basi, capito poco, non mi sono voluta addentrare più che tanto perché la cosa non mi interessa più di tanto.

Quindi perdonate la mia analisi spiccia e la mancanza di dettagli tecnici in questo mio post (già mi sento il fiato sul collo di @Zaragast e tutti i vari cripto-esperti del gruppo…aiuto!).

Immagine CC0 Creative Commons

Certo è, che pur sapendone ben poco, sono cosciente del fatto che le origini del Bitcoin siano alquanto avvolte nel mistero.

Come tutti sanno, si dice che il creatore del Bitcoin sia l’enigmatico Satoshi Nakamoto.

Ma questo Satoshi non si è mai capito se fosse un giovanotto molto geniale venuto dal Giappone, un gruppo di individui, un’intelligenza artificiale, un alieno sbarcato da Sirio….le speculazioni si sono sprecate in questi ultimi anni ma la soluzione non sembra essere stata raggiunta.

Poco importa, direte voi, dal momento che questo impenetrabile Satoshi Vattelapesca ha messo su un sistema di valuta assolutamente decentralizzato che rivoluzionerà il nostro mondo e, soprattutto, annienterà i perfidi banchieri e la loro presa micidiale sui nostri governi corrotti che non vedono l’ora di vederci tutti indebitati fino al collo.

Giusto?

O forse no.

Perchè fatto sta che ben 12 anni prima che il nostro benamato seppur non ben identificato Satoshi Nakamoto tirasse fuori dal cilindro il whitepaper che segnava l’origine del Bitcoin e ne delineava il funzionamento, qualcun altro tirava fuori un paper molto ma moooolto simile.

Immagine CC0 Creative Commons

Chi?

La NSA!!

La NSA, per i meno avvezzi, è la National Security Agency degli Stati Uniti e cioè l’organismo che, insieme alla FBI e alla CIA, si occupa di tutto quello che ha a che fare con la sicurezza nazionale della buona vecchia America. Insomma, praticamente i servizi segreti americani che monitorano internamente il paese per tenerlo al sicuro da attacchi interni e/o esterni.

Infatti nel 1996 (ricordiamoci che il paper di Satoshi Nakamoto viene fuori nel 2009!) un gruppo di ricercatori della NSA pubblica uno studio che delinea un sistema molto simile a quello del Bitcoin in cui descrive come delle transazioni finanziarie sicure sono possibili grazie all’uso di una rete decentralizzata che viene descritta come “banca”.

In questo studio vengono citati come fattori indispensabili per il funzionamento di questa rete: la privacy, la possibilità di identificare gli utilizzatori (per evitare usurpazioni d’identità), l’integrità dei messaggi (cioè la protezione contro l’alterazione/sostituzione di informazioni pertinenti a certe transazioni – per evitare le frodi) e il non-ripudio (la protezione dal poter successivamente negare una certa transazione – praticamente una blockchain!).

Vi ricorda qualcosa?

Del resto i tanto derisi complottisti ci avvertono da decenni che il governo mondiale ha una grande ambizione da sempre, e cioè quella di creare una moneta unica e globale che permetterebbe un perfetto controllo su tutte le transazioni del pianeta…eliminando una volta per tutte lo scomodo concetto di privacy e assicurando così la sorveglianza totale di tutta la popolazione mondiale.

Aaaaah, questi complottisti esagerano proprio!

Insomma, se siete cripto-esperti o anche solamente cripto-debuttanti, vale la pena di dare un occhio a questo studio e farsi due domande.

Se non altro per pura e semplice curiosità.

Grazie della lettura e non me ne vogliate per la mancanza di un'analisi approfondita...vi avevo avvertito che troppi dettagli tecnici mi danno l'orticaria ;)