Cripto lutti e incompetenza

in #ita7 years ago (edited)



Immagine da pixabay.com

L'evoluzione dell'atteggiamento del mondo della finanza tradizionale rispetto alle criptovalute è stato paragonato al ciclo del lutto:

  1. Negazione e rifiuto Le criptomonete NON esistono! Sono come i soldi del Monopoli!
  2. Rabbia Esistono, ma il mercato è una bolla, un Ponzi, uno scam....
  3. Patteggiamento Beh, magari cresceranno un po', ma è una moda che passerà
  4. Depressione Ci faranno fuori :-(
  5. Accettazione Magari ci possiamo guadagnare sopra...

La maggior parte delle istituzioni finanziarie di alto profilo stanno ormai entrando nella fase 5. Ad esempio, Goldman Sachs, tramite la sua emanazione Circle, ha recentemente acquisito Poloniex. Per non parlare della borsa di Chicago, le cui principali piattaforme hanno recentemente lanciato contratti futures su bitcoin. Alcune istituzioni importanti, come Barclays e Merrill Lynch, appaiono ancora in fase 2, ma credo che dureranno poco...

I più divertenti da leggere sono sicuramente coloro che saltano direttamente dalle fasi 1 e 2 alla fase 5 nel giro di poche settimane, tipo il megapaperone George Soros, che in gennaio tuonava ancora contro bitcoin e adesso ci investe, o il CEO di JP Morgan (vedi qui)😊.

E l'Italia? A parte lodevoli e rare eccezioni, la finanza e la stampa finanziaria italiana sono simpaticamente indietro, come al solito. Ad ogni correzione del mercato la stampa si precipita a fare titoli su bolle che scoppiano, tulipani e altre minchiate, salvo poi trovare "inspiegabili" le fasi di crescita.

Un fulgido esempio di italico pressappochismo e incompetenza è stato fornito negli ultimi giorni da Milano Finanza. Date un'occhiata a due articoli usciti a distanza di tre giorni l'uno dall'altro....

10/04: la bolla è scoppiata

13/04: Il bitcoin torna ad impennarsi

Vale la pena leggere attentamente il primo paragrafo del primo articolo:
"La grande bolla delle cryptovalute è scoppiata. Dai picchi di dicembre a 19,511 dollari le cryptovalute hanno perso più del 65% e il Bitcoin vale 6,750 dollari. E secondo le investment bank il fenomeno è destinato a entrare nella storia come già la grande bolla dei tupilani."

Secondo voi, un giornalista che scrive cryptovalute con la y e tupilani invece di tulipani può capire qualcosa di criptomonete? :-) Infatti, l'articolo si limita a riportare in modo acritico e superficiale uno studio di Barclays.

Il secondo articolo, invece, cade dal pero tre giorni dopo, a seguito dell'impennata del mercato. Ma come...Barclays aveva detto che le cripto erano morte...?

Chissà se il giornalista ha mai provato a guardare su Coinmarketcap il grafico storico del prezzo di bitcoin e a confrontarlo con quello di altri assets....

Vabbè...non spariamo sulla Croce Rossa 😊

Detto questo, ciò che manca crudelmente (e non solo in Italia) sono articoli per il grande pubblico che illustrino i casi d'uso della blockchain (la tecnologia sottostante alle criptovalute) nel mondo delle assicurazioni, delle transazioni immobiliari, ecc. La stampa dovrebbe spiegare la differenza fra speculare sul PREZZO delle criptomonete (attività ad alto rischio per ovvi motivi) e prepararsi all'avvento della tecnologia blockchain in molti dei processi legati alla nostra vita, con potenziali enormi benefici in termini di efficienza e maggior trasparenza.

Sort:  

già!
magari si parlasse di progetti invece che di prezzi... ma questo vale soprattutto per chi investe, cioè noi, che compriamo letteralmente a caso!
mi piacerebbe fare un sondaggio tra chi ha le cripto e vedere se almeno ha una vaga idea del progetto che sta sostenendo..
Avevo fatto tempo fa un articolo simile:
https://steemit.com/ita/@pojo/siamo-veramente-in-una-bolla-si-no-quando-finira-la-discesa
se ti fa piacere dagli una letta

Fallo , il sondaggio :-) Sull'uso della parola "bolla", io farei attenzione. Le .com sono state una "bolla" nel senso che ci sono state valutazioni esagerate di aziende, il mercato è cresciuto troppo in fretta, ecc...ma c'era un sottostante tecnologico solido: il Web ha cambiato l'economia mondiale in modo durevole, e lo stesso a mio avviso (moltiplicato per 10) sta per succedere grazie alle tecnologie DLT. Se "bolla" è sinonimo di crescita esplosiva di un mercato finanziario, seguito da inevitabili correzioni, allora ok. Però spesso "bolla" viene inteso come sinonimo di scam, schema di Ponzi, ecc...e allora bisogna distinguere.

mi piacerebbe, ma dal punto pratico non è semplice. difficile trovare una piattaforma "orizzontale" e cercare target di tutti i livelli e estrazioni sociali

Articolo chiaro, documentato, esplicativo.
Sei il mio riferimento, Claudio. E di molti meno eriditi ma che hanno bisogno e voglia di capirne qualcosa di più, orizzontarsi, scambiate pareri e bisogno di informarsi e prendere decisioni.
Aspetto i tuoi prossimi articoli!

Grazie, @marcodobrovich Non so se scriverò spesso in futuro, per due motivi 1) mancanza di tempo 2) non mi piaccio quando mi rileggo...mi sembra di essere troppo arcigno e cattivello :-)

Non sembri né l’uno, né l’altro. Anzi, sei chiaro e circostanziato e, se ti è inevitabile fare critiche, il problema è il molto che c’è da criticare.

Come è buona, Lei 😉

Sono d’accordo con @pataxis. Se si critica si può sembrare arcigno e cattivello anche senza averne l’intenzione. Anzi, direi che è quasi inevitabile...

In realtà, è altrettanto facile passare per presuntuoso ”Guardalo... com’è sicuro di se...”. Il fatto è che uno se fa una critica, ci crede. Anche se è consapevole di poter sbagliare,..

Che tristezza...informarsi almeno prima di scrivere un articolo sarebbe il minimo... almeno su come scrivere criptovalute...🙂
Concordo pienamente, ridursi a raffigurare la blockchain come se si trattasse soltanto del bitcoin è riduttivo a dir poco...

Grazie @claudiop63 per confermarmi la continuità dell'azione terroristica del mainstream (non leggo giornali, non gaurdo la TV, alla radio solo musica, se parlano cambio canale o ascolto qualche mio podcast).

10/04: la bolla è scoppiata
13/04: Il bitcoin torna ad impennarsi

A ben vedere, entrambi i titoli evocano pericolo (chi s'impenna, rischia di ribaltarsi rovinosamente a terra), quindi paura: è l'esatto lavoro dei terroristi, vero?

Sappi che ho lavorato quasi 9 anni in uno dei più importanti gruppi d'informazione finanziaria europeo: so bene come vengono costruite le notizie e manipolata la realtà dei fatti.

Un caro abbraccio, ti seguirò più spesso: sarai la mia finestra sul mondo della disinformmazione mass-mediatica, se me lo permetti! 😜😂

Io sono proprio un neofita nelle criptovalute, ma nei pochi mesi in cui sono venuto in contatto con questo innovativo mondo, non solo ho riscontrato esattamente quello che tu hai perfettamente esposto, cioè il cambiamento di atteggiamento repentino da parte di molte istituzioni, ma anche a livello molto più basso, di persone comune, che prima me ne hanno dette di peste e corna, e poi, a distanza di tempo, quando bitcoin e criptovalute sono ormai diventati termini conosciuti, si avvicinano e ti dicono "ahh, allora come vanno le tue cripto, dai, tutto sommato il mercato sta tenendo, non sono poi così male", prima fuoco e fiamme, adesso cauto interessamento, fra poco totale immersione, li aspetto al varco.
Ottimo articolo, e la tua visione dei 5 punti mi ha tirato fuori una sana risata, complimenti per questa brillante realizzazione!!

P.S.: non essere critico nei tuoi confronti, l'articolo è ok, eccome!!!

Grazie

Articolo sacrosanto.
La cosa che mi sconvolge maggiormente è sapere che anche nei settori tecnologici in pochissimi conoscono la blockchain, anche ad alti livelli.
Lo reputo sintomo di scarsa attenzione.verso il futuro, gli investimenti e progetti lungimiranti.
L'ennesima dimostrazione dell'insipienza italica sul mercato del lavoro e dell'informazione

Ecco, ottima interpretazione della realtà con le 5 fasi. Per l'Italia ci vorrebbe la fase ZERO, ovvero: criptomonete? E cosa sono?
Purtroppo siamo sempre tristemente indietro, rispetto a tutti.. troppo impegnati a pensare ad altro.
Bel post, grazie per averlo condiviso.

Quello che mi esaspera non è l' ignoranza, ma la nostra attitudine nazionale a partire sempre dal principio che "ci deve essere sotto una fregatura"... coda di paglia nazionale? Chi si aspetta sempre fregature forse è perché ha l'abitudine di fregare gli altri...

io non n capisco molto di criptocose.... ma sento sempre tutto e il contrario di tutto, con il tuo post ho fatto un pochino di più di chiarezza grazie!

Il problema principale è che secondo me c'è una disinformazione generale... molto spesso mi accorgo che esiste la concezione bolla="qualcosa di non valido". Il problema è che non è assolutamente così. La tecnologia sottostante è una cosa mentre il prezzo di mercato è tutt'altro.
Anche le dot com sono state una bolla per l'eccessivo pump che hanno generato ma non per questo una tecnologia non valida, anzi...

Bellissimo articolo che condivido. Complimenti 😊