No alla droga del lavoro!

in #ita7 years ago (edited)

E' successo di nuovo! Stamattina un altro mio amico, di cui per ovvie ragioni non faccio il nome, me l'ha confessato. Sguardo basso e voce esitante e tremolante, io ho appena trovato un lavoro, mi dice.
Come potete ben immaginare, sulle prime sono rimasto letteralmente senza parole, deluso e sbigottito, pensando ad un'altra vittima del sistema. Poi, ripresomi dallo shock, ho subito cercato di consolarlo. Stai tranquillo gli ho detto, non è niente vedrai, al massimo si tratta di qualcosa di temporaneo, al massimo un mese di contratto, lo so che un mese sembra non finire mai, ma sii sereno e questa allla fine sarà solo una storia divertente da raccontare ai tuoi nipotini davanti al fuoco.
Lui mi guarda, arrossisce e cerca di dire qualcosa: no beh veramente, io, sai com'è, le amicizie e poi sto passando davvero un momento difficile, mi sentivo un po' giù, un po' depresso, ecco!
Allora io mi mostro ancora più comprensivo, pensando soprattutto a quanto gli sia costata questa confessione e continuo a rassicurarlo, consapevole che una volta entrati, è molto ma molto difficile uscire dal tunnel del lavoro. Però ad un certo punto lui mi dice quello che non avrei mai voluto sentire: mi hanno fatto un contratto di 2 anni!
Oddio, oddio, odddddiiiiiiiooo!! Lo guardo allibito, ancora più sbigottito, non mi sarei mai aspettato una cosa simile da te, gli urlo in faccia! Ma come si fa, come si fa? Siamo nel fottuto 2018 in questo fottuto paese del cavolo, ne parlano tutti, ci sono da decenni campagne di sensibilizzazione contro i pericoli del lavoro, specialmente se continuativo e full time e tu che fai? Accetti un contratto di 2 anni? Tu sei pazzo, scandisco ad alta voce, pazzo da legare!
A questo punto vedo la vergogna dipingersi sul suo volto e provo tanta pena per lui. Poi iniziano le solite scuse tipiche di chi ormai sa si è fregato con le sue mani, ma non vuole ammetterlo: ma guarda io non volevo, me l'ha passato un amico, in effetti lo sapevo a quello che andavo in contro anche vedendo come si era ridotto, questo mio amico dico, ma ho pensato che male c'è una volta ogni tanto e poi io smetto quando voglio.
Smetto quando voglio, smetto quando voglio, ho capito bene? Gli chiedo tra il sorpreso e l'incredulo. Ma lo sai che una volta che ci sei dentro col cavolo ne esci, non ne potrai più fare a meno, non esisteranno più serate libere, weekend di cazzeggio puro, vacanze a Santo Domingo o in Tailandia con gli amici...e poi, sarai marchiato a vita, incomincerai a vestirti tutto ordinato, sicuramente arriverai a metterti giacca e camicia e senza neanche accorgertene sarai come quei tipi della pubblicità sull'AIDS anni novanta: avrai un alone fosforescente visibile a chiunque che ti circonderà e per questo verrai additato da tutti e si capirà in un attimo che sei un lavoratore!
Credo di aver colpito nel segno, in fatti lui mi guarda e una lacrima sembra cadere sul colletto della sua camicia. Un lavoratore, sono uno sporco lavoratore pensa, però non si arrende: ma io, ma io, farfuglia, io ho una moglie e i figli poi...
E allora? Stavolta mi fa davvero incazzare: vuoi portare anche tua moglie sulla strada del lavoro? E ai tuoi figli, ci pensi a loro? Che gli dirai quando faranno 18 anni, andate all'università, fate anche un master così poi farete la mia stessa misera fine, lavoratore con contratto a tempo indeterminato?
Questo mai, mai! Mi dice il mio amico risentito e scuro in volto, non permetterò mai ai miei figli e a mia moglie di lavorare, pensa, il mese scorso le avevano proposto un part-time in un call center, ma lei ha detto: no un contratto no, è contro tutti i miei principi, a costo di morire, non lavorerò mai! E questo mi ha sollevato un po'. Si, il mio amico è una grande testa di cazzo che si è fatto trascinare in una storia più grande di lui, una storia fatta di dipendenza e di sotterfugi, ma la moglie almeno mi ha fatto ritornare la fiducia nel genere umano, e fino a che ci sarà gente come lei, in grado di dire no alla droga del lavoro, allora ci sarà speranza per tutti...

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É una cosa terribile. Conosco gente che ha iniziato con un part time e adesso lavora anche nei weekend. Se sei veramente suo amico devi farlo licenziare. 😀

Il lavoro crea dipendenza, smetti finchè puoi! :)