IL DE VULGARI ELOQUENTIA
Buonasera, oggi vorrei parlarvi del "De Vulgari Eloquentia", opera scritta da Dante tra il 1304 ed il 1305,quando lui era in esilio. Dante si trovava o a Verona o a Bologna. L'opera del "De Vulgari Eloquentia" trattava l'importanza del volgare "colto".
L'opera era divisa in 2 libri, di cui il primo(compiuto) ed il secondo(incompiuto).
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Il fine del primo libro del "De Vulgari Eloquentia" è una ricerca del Volgare "illustre", al pari del Latino, tratta la storia del linguaggio umano, dall'edificazione della torre di Babele, la cui lingua parlata era l'Ebraico che si divise in 3 grandi lingue: D'Oc(Provenzale),D'OIl(Francese),DEL Sì(Italiano).
Si finisce col dire che nessuna parlata locale merita il titolo di "Volgare Illustre", però si avvicinano i dialetti: Siciliani, Bolognesi e Toscani.
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Nel secondo libro non c'è da dire molto apparte che è un trattato di poetica e che parla di 3 lingue del Sud-Africa come un unica tradizione.
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04/02/2018
Francesco Arcangelo Puzzovio