Il crollo dei Massimi Sistemi

in #ita5 years ago

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L'immagine è tratta da pixabay ed è liberamente utilizzabile

Mi si stringe davvero il cuore quando leggo persone per le quali davvero nutro massima stima che giustamente dicono "Dobbiamo riprendere a lavorare se no qui finiamo a rovistare i cassonetti" e cose di questo genere. Certamente è giusto così ma le cose sono più complesse, purtroppo. Non basta rimettersi a lavorare, magari 14 ore al giorno "per recuperare" quanto più possibile. Se per esempio uno lavora alla Brembo di Bergamo, e dunque fa meravigliosi freni per le auto tedesche, non è mica detto che il posto di lavoro lo ritrova. Il mercato è crollato del 90% in Italia e un pochino meno nel resto d'Europa, in Usa ugualmente è tutto chiuso e certamente non stanno importando macchine dalla Germania (dove peraltro i piazzali sono pieni d'invenduto). Inutile dire che appena verrà dato il via alle attività dubito fortemente che le persone si precipitino al concessionario per comprare l'auto che volevano acquistare prima di questo disastro immane. Idem per chi lavora in una cantina di prosecco: credete che in Uk (grandi estimatori dei bianchi italiani) stiano pensando a consumare il nostro vino? E ancora credete che gli americani stiano pensando ad acquistare il pecorino sardo (prima del covid19 il 70% della produzione finiva in Usa)? No, purtroppo. Anche loro peraltro con pochi soldi in tasca e s'accontenteranno del formaggio locale anzichè di quello "griffato" d'importazione. E così mille altri esempi si potrebbero fare.

Inutile dire peraltro che le aziende, tutte le aziende, hanno scadenze da rispettare: mutui, leasing, tasse, stipendi, affitti. Una marea montante di debiti alla quale non corrisponde in questo momento alcun flusso di cassa in entrata. E a tempesta finita (augurandoci che non si abbattano altri sciami di questo bastardo virus) arriverà per forza di cose un rivolo e non un flusso di cassa copioso. Questo porterà purtroppo a fallimenti, licenziamenti e nella migliore delle ipotesi a concordati. Una marea devastante. Uno tzunami di proporzioni mai viste. E per ricostruire ci vorrà tempo. Sarebbe peraltro bene piuttosto che ricostruire ciò che c'era, ripensare il sistema, facendo tesoro di tutti gli errori.

Ecco, mai come ora, le nostre vite sono appese a ciò che faranno le autorità politiche, le autorità monetarie e ovviamente quelle sanitarie. Molto dipenderà dalla loro bravura. Noi siamo - né più e né meno - che i soldatini che mandavano in trincea cento anni fa. Gli davano ordini che non capivano, per combattere gente che non conoscevano e per delle ragioni politiche del tutto estranee alla loro vita. Non basta la buona volontà indivuduale per risolvere il problema che si è creato, sono crollati i Massimi Sistemi che governano la vita economica da più di cinquanta anni.

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