La missione "Kepler" sta per concludersi. Ora tocca a "Tess"
Kepler, il telescopio della NASA più famoso di sempre sta per esaurire il suo carburante. Ad annunciare la notizia sono stati proprio i ricercatori dell’agenzia spaziale i quali hanno comunicato che non sanno con esattezza per quanto ancora la sonda riuscirà a svolgere il suo lavoro, per cui cercheranno di raccogliere tutte le informazioni possibili nel poco tempo ancora a loro disposizione.
La missione spaziale Kepler fa parte del programma Discovery che ha l’obiettivo di ricercare tra i sistemi solari più vicini alla terra dei pianeti simili al nostro e quindi teoricamente adatti ad ospitare forme di vita. Il nome alla sonda è stato dato in onore dell’astronomo tedesco Johannes Kepler vissuto durante il diciassettesimo secolo, ed è stato lanciato nel marzo del 2009. Alcuni dei dati più importanti rivelano che nel 2013 il telescopio aveva individuato 2740 pianeti simili al nostro e una volta analizzati i dati arrivati dallo spazio gli astronomi della NASA hanno confermato che tra i pianeti rilevati 170 promettono molto bene e che quindi saranno approfonditi nelle prossime missioni.
Purtroppo la fine della missione Kepler era già da tempo annunciata a causa dei numerosi imprevisti che si sono verificati sul telescopio nel corso di questi 9 anni, come ad esempio la perdita di due delle 4 ruote di reazione necessarie per far si che la sonda rimanesse puntata sugli obbiettivi prefissati in precedenza, o ancora nel 2016 quando improvvisamente il satellite ha iniziato a consumare più carburante del previsto costringendo cosi l’agenzia spaziale a modificare il percorso programmato e vedendo sfumare la possibilità di studiare alcuni pianeti che sembravano molto interessanti.
La notizia positiva però è che non appena la missione Kepler sarà conclusa verrà spedito nello spazio un nuovo satellite chiamato Tess che dovrebbe essere lanciato durante il mese di Aprile. In questa nuova missione non sarà impegnata solo la NASA, ma ci sarà anche il supporto dell’agenzia spaziale privata SpaceX la quale metterà a disposizione la base di partenza di Cape Canaveral e un Falcon 9 per iniziare il nuovo programma spaziale. Il compito della nuova sonda sarà quello di rilevare i dati delle stelle più luminose in un raggio di 300 anni luce dalla terra, compito che richiederà circa due anni alla sonda. Inoltre grazie ai notevoli miglioramenti apportati a questo nuovo telescopio si riusciranno a osservare anche pianeti rocciosi molto piccoli vicino alle stelle più luminose.
Interessante, non avevo ancora sentito parlare di Tess. Andrò a cercarmi un po' di news. Una piccola precisazione:
A Cape Canaveral sono presenti due "basi": una dell'Air Force e una della NASA, il Kennedy Space Center. Entrambe, quindi, sono proprietà del governo americano, ed è quest'ultimo che le mette a disposizione di SpaceX a seguito degli accordi sul programma spaziale.
In particolare (spero di non sbagliare perché vado a memoria) mi pare che ad oggi sia concesso a SpaceX l'uso di due dock nell'area della base dell'Air Force, dove vengono preparati i payload, dei landing dock dove vediamo atterrare i booster e della rampa 39A, quella del programma Apollo e Space Shuttle per intenderci.
Grazie mille per la correzione, mi scuso per l'imprecisione
Being A SteemStem Member