DISTURBO DI PERSONALITÀ BORDERLINE: L'AMORE TOSSICO PER ECCELLENZA

Il Disturbo di Personalità Borderline è un disturbo caratterizzato dalla paura dell’abbandono. Di fondo vi è un’instabilità esistenziale con rapporti interpersonali instabili. Elementi caratterizzanti sono la marcata impulsività (acquisti compulsivi, sesso promiscuo senza precauzioni, guida spericolata, abuso di sostanze, ecc) e da una spiccata bassa autostima.
Ricorrenti sono le minacce suicidarie o di autolesionismo.
Le sensazioni interiori sono sentimenti cronici di vuoto e una rabbia incontrollabile immotivata o ingiustificata.
Sono persone in grado di dichiarare amore dopo pochi giorni di relazione, progettare vacanze, convivenze, matrimonio, e così via per poi interrompere bruscamente la relazione alla minima incomprensione con svalutazione del partner, visto come mostro o peggio come nullità.

A letto sono, per usare un francesismo, delle gran maialone, scopano come le pornostar più porche, complice la grande esperienza di incontri sessuali promiscui a cui sono abituate, la grande fantasia erotica (sognano di essere sottomesse, brutalizzate e scopate volgarmente come delle puttane), ma soprattutto l’abilità manipolatoria di attrazione del partner, per ammaliarlo, farlo innamorare e farlo cadere nel proprio vortice d’amore tossico. Con una donna che scopa come una porno-diva e che ti giura subito amore, l’uomo si sente onnipotente, si sente invincibile, si sente un uomo alpha gonfio di autostima, come un supereroe della seduzione. E nella peggiore delle ipotesi si innamora. Ma l’illusione dura poco, perché la donna border più sente trasporto nella relazione, più bruscamente la interromperà, con un tradimento, con un litigio, con una sfuriata incontrollabile come se fosse indemoniata. Sembrerà Regan, la bambina del film “L’Esorcista”.

Vi sembrerà quindi di vivere con due persone diverse, una La Madonna porno, ovvero una donna dolce, gentile, amorevole che a letto soddisfa ogni esigenza erotica, l’altra appunto la bambina verde indemoniata sputa-vomito. E voi vi chiederete: “Ma chi è lei?”

La donna border sente il bisogno di rompere una relazione quando si sente amata, quando sente di provare amore, quando tutto sta andando per il meglio, perché è convinta di essere una nullità indegna d’amore. E le persone indegne non meritano di essere amate, rompendo così con ferocia la relazione.

Ma il silenzio ha un grande effetto su di loro, perché si sentono poi sole e abbandonate.
Tornano così alla carica, facendosi risentire con un messaggino dolce, scusandosi, ricordando quanto era bello all’inizio, quanto era bello il sesso, facendo sentire importante il partner dicendo cose come: “Ho capito che io ho amato solo te in fondo” oppure “Solo tu sai farmi godere a pieno. Solo da te mi farei scopare. Non sai che voglia ho di farmi scopare in questo momento, sentirti dentro e farti tutte quelle cose porche che ti fanno impazzire”.
Il sesso è usato come arma di manipolazione e il pollo, spesso ci casca. Spesso… praticamente sempre.

Il legame col partner viene visto allo stesso tempo come linfa vitale e veleno mortale

Le cause del disturbo sono imputabili a traumi vissuti durante l’infanzia, caratterizzati da abbandono, distacco da parte dei genitori, alternati poi da fasi di amore, attaccamento e attenzioni per poi ritornare a fasi di abbandono, ci possono inoltre essere episodi di abusi sessuali e violenze.

La Diagnosi viene fatta se sono presenti 5 o più caratteristiche seguenti:

• Evita l’abbandono / è incapace di accettare un abbandono
• Idealizzazione e svalutazione del partner ciclicamente
• Immagine di sé alterata (si vede brutta)
• Impulsività: sesso promiscuo, droghe, abbuffate, guida spericolata, spese compulsive
• Idee autolesive o suicidarie
• Fasi di negatività alterata a fasi di vivacità
• Senso cronico di vuoto
• Irascibilità incontrollata e immotivata
• Sintomi dissociativi

A voi è mai capitato un amore del genere?

Ah dimenticavo, da questo disturbo non si guarisce, non esiste farmaco o psicoterapia che dia remissione completa. Non improvvisatevi quindi Sigmund Freud o chicchessia, non cercate di curarla col vostro amore da signorine, piuttosto abbandonatela e scappate a gambe levate.