Messaggio di fine anno alla Nazione – 2019

in #ita5 years ago

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+++ Messaggio alla Nazione +++

Cari amici,
se siete a bordo del vostro yacht di 24 metri di lunghezza e vi state ingozzando di ostriche francesi accompagnandole con un Dom Pérignon Rosé Vintage Coffret Gold del 2000 vuol dire che le lenticchie mangiate lo scorso capodanno hanno fatto effetto tramutandosi in sonante moneta e sicuramente avrete altro da fare che leggere questo post.

Per tutti gli altri che non hanno avuto la stessa fortuna, tutti quelli che dopo vagonate di scacciate, baccalà fritto e cavolfiore “affucatu” non hanno saputo dire no all’immancabile piatto di lenticchie “squarate” pur sapendo che non avrebbero migliorato la loro condizione economica (ma la condizione precaria del proprio stomaco, quella si…), ecco, a voi temerari della Biochetasi, giungano i miei più sentiti Auguri.

Quando leggerete queste righe, sarete davanti alla tavola imbandita di cibo di ogni tipo e avrete da poco esclamato a gran voce: <<Auuuu… non cominciate a mangiare se no a mezzanotte come ci dobbiamo arrivare…>>. Intanto avete il bicchiere di plastica (Greta, tiè!) pieno di noccioline americane che vi si incastreranno tra i denti per poi liberarsi a mezzanotte mentre addentate una fetta di delicato e salutare cotechino. Intorno a voi i bambini stanno già ronzando urlando come forsennati e voi, alla Malox preventiva, aggiungete una Moment Act ad effetto rapido col rischio che le due medicine possano farvi entrare in coma che, comunque, è sempre meglio della tombola…

Invece noi, miei cari amici, siete sopravvissuti! E parte la tombola…
Il parente burlone urla AMBOOO! al primo numero estratto e voi siete tentati di ingoiare l’intero blister delle medicine di cui sopra… Il bimbetto antipatico accanto a voi fa ambo, terno, quaterna, cinquina, tombola, tombolino e superenalotto e si vanta, spocchioso, di aver guadagnato venti euro, mentre voi non avete più un centesimo essendovi giocati tutto pure il finto euro che usate per sbloccare il carrello all’Eurospin.

Poi, miei martiri delle feste, partirà il Mercante in Fiera. Accanto a voi il solito bambino, che mettendo a frutto quanto guadagnato, mostra fiero sul tavolo le dieci carte comprate. Voi avete quella di default, quella che si da agli sfigati al primo giro, quella di rappresentanza, il minimo sindacale…
Vi è capitato il Lattante… Lui esce sempre… Per forza, in quella posa da bimbo malato, in un letto che sembra quello di un ospedale…
Invece lui stranamente resiste… Escono quasi tutte le carte: la giapponesina, la mietitrice, il cervo (con le immancabili allusioni su corna e tradimenti), ma lui no. Fino a quando rimane l’ultima carta da svelare.
Ve la contendete voi e il cugino venuto dal nord… Lattante contro Castellana… Vince…. la Castellana, sta zoccola…
Per il lattante una lezione di vita: la castellana avrà sempre la vita più facile della sua…

Intanto appaiono le prime tovaglie da tavola con le renne.
Sono le ventuno e fanno la loro comparsa le prime pietanze. Come nelle migliori sfilate di moda, ogni donna porta fiera il cibo preparato nel pomeriggio. Un breve tratto di strada, dalla cucina al salone, che viene evidenziato dalla folla in delirio con un “Finalmente!” come se le stesse persone non si fossero “calate” pure i piedi del tavolino alla vigilia di Natale.

Sulle vostre tavole c’è di tutto: scacciate, salsiccia, polpettone con l’uovo, caponata, carne col sugo, arancini al ragù…
Vi vedo, miei amici mentre, avidi, riempite i vostri piatti noncuranti del fatto che il sugo si è mischiato con la scacciata e la salsiccia ha soppiantato l’uovo sodo. Tanto, nello stomaco, “va tuttu o funnu…“.
Poi, slacciandovi il bottone dei pantaloni, e portandovi la mano sulla pancia, all’ennesimo invito a riempirvi per la quarta volta il piatto esclamate: <<no basta! non vorrei esagerare…>> e intanto addentate uno spicchio di finocchio crudo nella speranza che vi purifichi lo stomaco quando, invece, non farebbe effetto nemmeno il Mister Muscolo idraulico gel sgorgante.

La mezzanotte è vicina! Qui nessun bambino vi potrà rubare la scena… <<Bimbetto antipatico, sarai pure fortunato al gioco, ma quando c’è da accendere la Santa Barbara di bombette e petardi vari, importati direttamente dalla Cina su AliExpress, non ce n’è per nessuno!>>

Tutti sintonizzati su RaiUno per il concertone di fine anno. 10… 9… 8… 7… 6… 5… 4… 3… 2… 1… BUON ANNO!!!

Mentre il cielo si illumina di mille colori, gli schermi degli smartphone di messaggi di auguri riciclati.

Le donne, in cucina, procedono alla spartizione dei beni non consumati. Piatti di plastica avvolti da carta stagnola che conterranno le vostre prossime cene.
Fagotti improponibili che, come le buste a sorpresa di quando eravate bambini, vi sveleranno che a voi è toccato il piatto con l’ennesima scacciata mentre volevate gli arancini che, invece, sono andati al bimbetto antipatico perchè ne è ghiotto e toglierli alla madre sembrava una scortesia…

E mentre guardate i bambini felici pensate che forse questo 2020 sarà diverso e che forse cambierete lavoro, la macchina, la vostra vita…
Sul vostro viso appare un abbozzato sorriso.

Poi l’annunciatrice di RaiUno dirà che dopo i festeggiamenti riprenderà il consueto concerto di Gigi D’Alessio e allora capirete che anche il 2020 sarà una anno da dimenticare…

A voi amici che state vivendo o vivrete questi momenti, alle vostre famiglie, ai bambini antipatici che vincono sempre a tombola, al Lattante e a quella stronza di una Castellana, auguro ogni bene!

Con affetto,
Marco