Alla base di una buona vita? L'umiltà di partire dalle piccole cose.
Nella vita odierna ci troviamo di fronte ad un enorme quantitativo di prove, le giornate scorrono sempre più veloci e la digitalizzazione scandisce ritmi di lavoro e di vita sociale sempre più serrati. Una delle principali qualità per riuscire a sopravvivere alla giungla moderna è l'organizzazione. L'avere un piano dettagliato per le proprie giornata a partire dalle cose più elementari.
Sui social qualche tempo fa girava un video di un militare che parlava dell'importanza dei piccoli gesti quotidiani, il semplice rifarsi il letto alla mattina è la prima missione della giornata, sembra una banalità ma è di fondamentale importanza per rimettere ordine e darsi un compito; inoltre nel suo piccolo vi farà sentire appagati dell'aver svolto con successo la vostra prima "missione".
Sono le piccole cose a dare ordine mentale, in un ambiente sporco e trascurato è difficile trovare qualunque cosa e capire cosa si deve fare. La disorganizzazione delle proprie cose precede un quasi certo disordine mentale. Se avete confusione in casa sarà difficile riuscire a dare il meglio di voi e ad ottimizzare le vostre performance al di fuori.
Vi devo confessare che fino a qualche anno fa ero una disordinata cronica: scarpe in ogni dove, calzini per terra, ogni mattina era una guerra solo per capire cosa mettermi, perché tutto era sparso, e trovare ogni singolo pezzo era una grossa perdita di tempo nonché una sorta di caccia al tesoro snervante. Inoltre l'idea di fondo era: "Lascia perdere Marta, tanto poi ci pensa Mamma".
Da quest'anno mi sono ritrovata per la prima volta a dover vivere da sola, ed è li che ti accorgi che il caldo nido materno è una bolla e che in realtà nella vita reale o ti organizzi oppure sei davvero nei guai. I primi mesi sono stati un totale disastro, dovevo a tutti costi porre un rimedio alla situazione, mi sono messa a riflettere e ho pensato che così non poteva andare avanti e che dovevo a tutti i costi migliorare me stessa e la mia organizzazione. Ne stavo perdendo in qualità di vita.
Mi feci un piccolo esame di coscienza e la prima cosa che capii che non andava era il fatto di vivere in maniera totalmente anarchica e disorganizzata (rimango sempre di una filosofia del "vivere alla giornata", ma da vivere alla giornata a vivere in un bunker sotterrata da calzini credo che ci siano parecchie vie di mezzo) perciò mi rimboccai le maniche e come prima cosa ripulii completamente la casa e mi feci una lista molto semplice delle cose essenziali da fare ogni giorno ad un determinato orario in compatibilità con i miei impegni lavorativi. All'inizio è molto dura porsi delle regole, ma dopo poco ci si accorge che la tanto odiata disciplina non è niente male. Quando alla sera torni da casa e trovi tutto in ordine e sei pronta per cenare capisci che si, è meglio che trovare i panni sporchi nel lavandino e gli avanzi di una settimana fa sparsi per casa, capisci che ne è valsa la pena.
Da poco ho un nuovo lavoro e questo mio essere più mentalmente organizzata si riflette anche in questo ambito: sono più lucida ed efficace. È come una palestra la vita: si incomincia sollevando i pesi più leggeri e ci si abitua all'acido lattico e ai primi dolori, per poi con l'allenamento superare questa fase e riuscire a passare ad esercizi più difficili, senza passare dal via però è molto difficile riuscire ad arrivare a fine allenamento.
Mi è sempre piaciuto immaginare la collettività come una macchina composta da numerosi individui, se anche un singolo individuo non funziona l'intera macchina non performerà al massimo. Il mio discorso sull'organizzazione credo che possa essere trasportato alla società e in particolare al nostro paese, purtroppo l'Italia è un paese che naviga nella confusione più totale e anche semplici gesti risultano molto macchinosi e complessi, forse perché alla base manca molta organizzazione. Come nel piccolo è molto complicato che una persona sia organizzata se non riesce neanche a rifarsi il letto, allo stesso modo una nazione che non riesce a risolvere piccoli problemi quotidiani è molto difficile che sia in grado di competere ad alti livelli.
Questa lezione di vita credo che si riproponga in ogni aspetto della vita: dalla società, al lavoro, allo sport. Genio e sregolatezza sono per pochi individui dotati di intelligenze fuori dal comune, rimaniamo umili senza la presunzione di essere per forza all'interno di quell'élite che si può permettere di fare quello che vuole ed ottenere risultati. Purtroppo la maggior parte di noi non può chiaramente pretendere di essere il Maradona di turno o il Micheal Jordan del basket, ci va molta umiltà e solo così si possono salire piano piano i gradini che portano ad un miglioramento personale.
Vi lascio in compagnia delle bellissime parole del comandante della marina americana William H. McCraven, che hanno ispirato la mia riflessione odierna.
"Se volete cambiare il mondo, partite dal rifarvi il letto ogni mattina. Se lo farete, avrete portato a termine il primo compito della giornata. Vi darà un minimo senso di orgoglio e vi incoraggerà a cimentarvi in una nuova sfida, poi in un'altra e un'altra ancora. E alla fine della giornata quell'unico compito completato si sarà trasformato in molti lavori conclusi".
FONTI:
- Il video del discorso del comandante è facilmente reperibile su YouTube, anche sottotitolato in italiano. In questo video il comandante cita la frase da me riportata.
Ciao Marta! Il tuo bellissimo post casca a pennello, almeno per me :) Di natura sono molto disordinata ma cerco di mantenere un ritmo altrimenti mi ritrovo come in questi giorni che ho un po' trascurato la casa per diversi impegni e sembra sia esplosa una bomba... stavo giusto per mettermi a sistemare :D Ora vado!
grazie!! è dura ma bisogna farlo per forza se no c'è da impazzire, buon lavoro allora :)!
Davvero un bellissimo post! Complimenti..
grazie mille gentilissimo:)
Bellissimo post.
grazie!!!! @palaia
Sono una disordinata cronica ma non in tutto. Alle cose che tengo di più le metto sempre in ordine.
Ottimo post, è una spinta in più a migliorare!
Grazie @acquarius30, anche io faccio fatica mi devo sforzare molto :)
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Ciao Marta, questa è la mia risposta al tuo bellissimo post.
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