Progetto fotografico.

Oggi vi propongo un progetto fotografico, nato dal desiderio di indagare gli aspetti evolutivi del ciclo della vita.
Tema ampiamente trattato in molti campi, che spaziano dalla sociologia, psicologia, filosofia, antropologia ed anche in campo artistico e religioso.

Le Età e le Stagioni

Età; come processo di crescita di un essere umano, descritto attraverso le fasi della vita: Infanzia, adolescenza, età adulta, vecchiaia e morte. Ed le fasi di sviluppo dell' entità e dell'identità personale dell'essere umano.

La Stagione: intesa come stagione atmosferica, distinta in 4 stagioni: Primavera, estate, autunno e inverno.

Le fasi caratteristiche, che in sintesi fotografica riproducono il ciclo della vita, le ho volute rappresentare in una forma scenografica ben costruita, adeguata ad ogni fase. Il tutto accompagnato da una lettura vecchio stile.
L'unico elemento che si ripete in ogni fotografia è una valigia, che rappresenta il BAGAGLIO DI VITA. Nei primi due scatti, la primavera e l'estate, ha le sembianze di una piccola borsa di paglia, che racchiude al suo interno pochi "oggetti" che sono appunto, l'insieme delle esperienze e spensieratezze che accompagnano l'infanzia e l'adolescenza.
Negli altri due scatti, autunno ed inverno, assume una forma più ingombrante, una vecchia valigia d'altri tempi che, racchiude i ricordi e le esperienze passate.

Primavera Infanzia
Nascere, crescere, giocare imitando gli adulti se pur distaccandosi con la loro immaginazione da regole troppo pressanti.

Estate Adolescenza
Periodo contraddittorio della vita, in cui ci si sente ancora privi di vere responsabilità e nello stesso tempo spaventati di affrontare la propria sessualità.

Autunno Età Adulta
Il bagaglio delle esperienze comincia ad appesantirsi e le responsabilità familiari e sociali condizionano le scelte

Inverno Vecchiaia
Il bagaglio è completo, con gli oggetti che sono l'emblema dei momenti più o meno felici.

Come avrete notato, la mia visione della vita è ottimistica. Infatti non ho rappresentato la "MORTE", che percepisco non come la fine, ma come un inizio di un nuovo ciclo.

(allestimento scenografico di Giusy Franzese, proprietà intellettuale e immagini fotografiche sono dell' autrice)