Haruki Murakami, il maestro del romanzo onirico

Donne misteriose, elefanti scomparsi, mondi paralleli, musica jazz, sesso strano...

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E' sempre difficile consigliare un autore o un libro, è pur sempre una valutazione meramente soggettiva. Quello che per te è un assoluto capolavoro, per gli altri potrebbe rivelarsi una tortura insopportobile dopo appena poche pagine. Haruki Murakami fa parte di quella categoria di scrittori senza mezze misure: o gli si tributa un amore incondizionato oppure lo sconforto prodotto dall'incromprensione ti indirizza a leggere un ben più rassicurante elenco telefonico.

Devi spendere i tuoi soldi per le cose che con i soldi puoi comprare, senza preoccuparti di perdite o profitti. Riserva la tua energia per le cose che i soldi non possono comprare.
(L'uccello che girava le viti del mondo)

Osservando il colorato fumetto “Haruki Murakami Bingo” di Grant Snider, che riassume alcuni elementi ricorrenti nelle opere dello scrittore, appare evidente un certo gusto per l'inusuale inteso come sinonimo di originalità. Probabilmente anche frutto di un percorso di vita non proprio lineare: studente incompreso, gestore di un Jazz bar, fumatore incallito, maratoneta.

Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta.
(Tokyo blues)

L'ambientazione onirico-fantastica è l'elemento che più contraddistingue i suoi romanzi, un perpetuo intreccio tra reale e dimensioni parallele, tra storia principale e sottotrame avvolgenti.

Ma in realtà non siamo che prigioniere, ognuna confinata nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte. Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo.
(La ragazza dello Sputnik)

La solitudine in quanto disconnessione dalla società e condizione di introspezione, le incomprensioni con i familiari, l'adolescenza con la sua carica di confusione e insicurezza, le relazioni impossibili e la struggente maliconia sono tra i temi più cari all'autore.

Amare è così, caro Tamura Kafka. Sei solo tu a provare quelle sensazioni così belle da togliere il fiato, e solo tu a vagare nelle tenebre più fitte. Tocca a te sostenere questo peso col tuo corpo e la tua anima.
(Kafka sulla spiaggia)

La sua scrittura riesce comunque ad alleggerire queste impegantive tematiche universali, grazie ad una narrazione fatta di dettagli, comuni gesti della quotidianità nipponica, dialoghi realistici, citazioni musicali ed puntuali analogie.

Sai, il cuore umano a me dà l’impressione di un pozzo profondissimo. Nessuno sa cosa ci sia laggiù. Si può solo cercare di immaginarlo dalle cose che ogni tanto vengono a galla.
(I salici ciechi e la donna addormentata)

Prima di avventurarsi nella acque profonde del mare Murakamiano suggerisco di iniziare con “L'elefante scomparso e altri racconti” per poi passare ai romanzi più conosciuti: “La ragazza dello Sputnik”, “Tokyo blues, norwegian wood”, “Kafka sulla spiaggia”.

Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette?
O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia.
(La ragazza dello Sputnik)

Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano.
(A Sud del confine, a Ovest del Sole)

Il tempo continua a scorrere?
Sfortunatamente sì.
Scorre?
Che dico, precipita.
Il passato aumenta e il futuro diminuisce.
Le possibilità si assottigliano, i rimpianti crescono.
(Dance dance dance)

Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno capirebbe. È una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento.
(La fine del mondo e il paese delle meraviglie)

fonti:

https://www.guidapsicologi.it/articoli/letteratura-e-psicologia-analisi-di-murakami

https://www.cinquecosebelle.it/cinque-temi-ricorrenti-nei-libri-di-haruki-murakami/