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RE: Chi sta per diventare nuovo ministro dell'economia?

in #ita5 years ago

Gran bell'analisi. Teniamo conto che il mondo è cambiato molto dal tempo di Gramsci (che pure io apprezzo molto). Ora si va verso complessità economiche che devono trovare equilibrio e contrastare derive sovraniste. Certo gli USA sono qui da noi....in varie maniere...ma magari qualcosa di positivo c'è, se le persone al comando pensano realmente ai cittadini di ogni ceto.

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Il mondo non risulta poi tanto cambiato dal tempo di Gramsci. Stiamo ancora nel periodo del mò di produzione borghese. Dal punto di vista delle forze produttive e della ricchezza, intesa come qualità e quantità di oggetti utili, sono aumentate moltissimo e non serve nemmeno fare esempi. Ma dal punto di vista sociale, politico, etc. si sono verificati numerosi passi indietro.
La reazione, il tornare indietro, include anche il sovranismo. Ma non bisogna fare l'errore di combattere il sovranismo, ma ciò che ha causato questa reazione: un capitalismo in fase di declino su scala mondiale, causato a sua volta da una crisi della redditività. Oppure si può benissimo fare l'errore, perdendo tempo ed energia, per poi non capire la lezione e addossare la colpa a chissà chi. Le dietrologie, infatti, così come la religione, nascono per tentare di dare ordine a cose che non si capiscono.

La borghesia fa gli interessi della borghesia, e quando fa concessioni significa che teme di perdere tutto (es. F.D.Roosevelt, Carta del Lavoro del fascismo). Chi dice, a parole, di fare gli interessi di tutti, in genere viene messo dall'alta borghesia (il bonapartismo à la Napoleone, appunto, o il bonapartismo di Putin, etc.) o viene fuori da un finto interclassismo che si regge sulla forza bruta, o ancora più banalmente, nel caso del M5S, viene tragicamente fuori da un'ignoranza coltivata sia in prima persona che da terzi (es. Mediaset).