ELASTICITÀ DELLA DOMANDA

in #ita6 years ago

ELASTICITÀ DELLA DOMANDA


Cosa si intende nel mercato con elasticità della domanda e a cosa serve?

Immaginiamo un monopolista che è l'unico venditore di un bene particolare, la sua situazione gli può permettere di aumentare il prezzo a suo piacimento e vendere sempre la stessa quantità? (dato che non ci sono rivali)
Assolutamente no, e la riduzione della quantità venduta è determinato proprio dall'elasticità di domanda.

Andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta, l'elasticità può essere di due tipi DIRETTA o INCROCIATA.
Quando si parla di elasticità diretta si fa riferimento alla variazione della quantità venduta in funzione a variazioni di prezzo del medesimo bene ( esempio del monopolista ).
Solitamente presenta un valore negativo in quanto per un bene normale , la quantità richiesta dagli acquirenti tenderà a diminuire con l'aumentare del prezzo di vendita.
Esisterà dunque un prezzo P, tale che una volta superato la domanda risulterà nulla poiché non ci sarà nessuno disposto ad acquistare.



Fonte Pixabay

Con elasticità INCROCIATA si fa invece riferimento ad un altra situazione.
Immaginiamo in un mercato la presenza di più imprese che competono con beni sufficientemente simili.
Allora l'elasticità incrociata viene utilizzata per identificare la variazione della quantità venduta in relazione all'aumento di prezzo del bene di un altra impresa.
Questo valore potrà essere maggiore,inferiore o uguale a uno in relazione al rapporto che intercorre tra i due diversi beni.
Se è maggiore di uno, si parlerà di beni sostituti, ovvero all'aumentare del prezzo di un bene concorrente aumenterà la nostra quantità venduta.
Se uguale ad uno, ci troviamo in una situazione di INDIFFERENZA, in quanto variazioni di prezzo di altri competitor non influenzano le nostre vendite.
Infine se l'elasticità risulta inferiore, questo significa che all'aumentare del prezzo del bene di un altra impresa anche la nostra quantità venduta diminuisce.
Ma come è possibile?
In questo caso si parla di beni COMPLEMENTARI, quindi non concorrenti, ma bensì legati tra loro da una relazione piuttosto stretta. In questo contesto possiamo immaginare la macchinetta del caffè e le relative cialde!

Il caso limite risulta essere sempre la CONCORRENZA PERFETTA in cui l'elasticità è infinita, questo sta a significare che anche una minima variazione di prezzo porterà l'impresa a perdere completamente tutta la sua quantità domandata, poiché i clienti si sposteranno in massa verso un altro prodotto (omogeneo).