Leggende irlandesi: pietre magiche e fantasmi
Buongiorno a tutti, amici di Steemit! Oggi vorrei dedicare questo articolo a due particolari leggende irlandesi. L’Irlanda purtroppo non è stata ancora una delle mete dei miei viaggi ma spero presto di poterla visitare; lo splendore dei suoi castelli è rinomato e la bellezza dei suoi paesaggi è fonte d’ispirazione. Sono molte le leggende e i miti che fanno parte della cultura irlandese. A quanto sembra, quest’isola sarebbe invasa da banshee, leprecani, fate e folletti ma anche da fantasmi, spettri e magiche pietre…
Il lago che appare e scompare
A Ballycastle, nella Contea di Antrim, in Irlanda del Nord, si trova un peculiare lago che ha la brutta abitudine di scomparire ogni tanto: si tratta di Loughareema, chiamato anche The Vanishing Lake. Nel corso dell’anno può capitare di costeggiare l’intero lago senza trovare traccia di acqua. Questo fenomeno avviene sempre in momenti differenti e la sua scomparsa è così rapida che a volte è impensabile che proprio in quel luogo le cartine indichino la presenza di un grosso lago.
Il Loughareema è al centro di una delle leggende che fanno parte della tradizione popolare irlandese e che viene spesso raccontata ai bambini. Secondo la leggenda, nelle notti in cui le acque del lago raggiungono il loro massimo livello, tutti i fantasmi delle persone morte affogate infestano le sue coste, compreso il colonnello John Magee McNeille, il quale sembra che nel lontano 1898 avesse così urgenza di raggiungere Ballycastle per prendere un treno, che ordinò al cocchiere di attraversare il lago pensando che fosse poco profondo, provocando così la morte di tutti i presenti.
Però una spiegazione alla sua scomparsa in realtà c’è: il lago si trova sopra una cavità che conduce ad un canale naturale sotterraneo, quindi quando il varco d’ingresso non è bloccato dalla torba (un composto creato da resti vegetali impregnati d’acqua che non posso decomporsi completamente a causa dell’acidità dell’ambiente), le acque vengono assorbite e trasportate sottoterra.
Perciò se decidete di visitare questo lago, sappiate che forse avrete la fortuna di vedere le sue acque cristalline, o forse no!
Il bacio alla pietra dell’eloquenza
Nella Contea di Cork, nell’Irlanda meridionale, a poca distanza dal fiume Martin, venne costruito nel 1446 il Castello di Blarney. Prima di questa imponente roccaforte medievale, sorgeva già nello stesso luogo un castello la cui costruzione risaliva al 1210, che però venne distrutto per avviare l’edificazione della nuova roccaforte, commissionata dal re del Munster.
Secondo la leggenda, per oltre 200 anni, uomini di Stato, importanti letterati e personaggi famosi di tutto il mondo, si sono uniti ai tantissimi pellegrini che salivano i gradini del castello per baciare la famosa Blarney Stone (“la pietra di Blarney”), detta anche la pietra dell’Eloquenza. Secondo la leggenda infatti, se si bacia la pietra in un preciso modo, si può ottenere il dono dell’eloquenza.
Ci sono diverse storie che riguardano la provenienza di questa pietra. Secondo alcuni essa fu il cuscino di Jacob portato in Irlanda dal Profeta Geremia, dove diventò la Lia Fail o “Pietra Fatale”, ovvero la pietra sulla quale si sedevano i re supremi d’Irlanda al momento dell’incoronazione, usata anche come oracolo.
Nel 1314, quando il re di Munster inviò le sue truppe a Roberto I di Scozia nella battaglia contro l’Inghilterra, la pietra venne divisa a metà e inviata a Blarney, e alcuni anni dopo sembra che una strega salvata da un annegamento ne rivelò la segreta funzione: “Qui c’è una pietra, che chiunque bacerà, non dimenticherà mai di crescere in eloquenza”.
Fonti immagini: prima immagine Immagine CCO Creative Commons; seconda immagine Immagine CCO Creative Commons; terza immagine Immagine CCO Creative Commons; quarta immagine Immagine CCO Creative Commons.