Futuro distopico

in #partiko5 years ago

"Andrà tutto bene": era il 20 Febbraio scorso quando sua nullità Giuseppi, invitato in studio dalla Gruber, a domanda sul Coronavirus diceva:”Non ci sarà nessun problema, in Italia siamo preparati a qualsiasi emergenza, siamo un paese più all’avanguardia degli altri".
Dopo un mese, tra coprifuoco, militarizzazione delle strade, delazioni tra cittadini e chiusura di milioni di posti di lavoro, gli analisti si chiedono se la vita delle persone potrà mai riacquistare una sua normalità.
Il 31 gennaio Giuseppi aveva firmato un DL in cui dichiarava lo stato d'emergenza determinato dall'epidemia con durata sino al 31 luglio, prorogabile. Ad oggi 26 marzo, a quasi due mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza, non si trova nè una mascherina, nè un flacone d'alcool. In compenso, la "cabina di regia" di giorno in giorno è diventata permanente.
Gliesperti avvertono che in Italia sarà difficile ritornare allo stile di vita d'un mese fa e tutto lascia pensare che sarà così. Il Belpaese è stato scelto anni fa come territorio di sperimentazione di nuove abitudini comportamentali che portano alla disgregazione del tessuto sociale. Meccanismi come la geolocalizzazione degli individui, l'imposizione di condotte "a tutela della collettività", di limitazioni alle libertà fondamentali, di trattamenti sanitari obbligatori sono destinati a diventare permanenti.
Contestualmente, il Governo provvederà secondo atti morali aventi forza immediata di legge a salvaguardare la sicurezza pubblica, e "ogni 15 giorni il Parlamento verrà edotto". In tale svolta autoritaria è favorito dall'oppiosizione che reclama un governo di salute pubblica e più dure limitazioni personali cui i cittadini assistono impotenti.
Ricordate, per il vostro bene, questi semplici concetti: chi "intercetta" un sentimento popolare come quello della paura (indotta) è un opportunista; il nemico "invisibile" è l'alibi del vero nemico; chi esegue gli ordini è complice. Tralascio, per pietà, il ruolo dei "volontari" che s'improvvisano delatori contro altri cittadinicolpevoli di nulla e/o invocano droni e braccialetti elettronici.
Non ci credete? Noi tuttosubitisti abbiamo sempre torto?
Bene, secondo Bill Gates per riprendere le attività lavorative dopo la pandemia tutti dovranno avere sotto pelle certificati digitali anti Covid19 coi relativi vaccini. CI sta pensando lui a creare l'acceleratore terapeutico del COVID19 per identificare, valutare, sviluppare e potenziare i trattamenti dell'epidemia. E non solo: se anche fosse "la pandemia del secolo", "gli strumenti" (digitali) "ci saranno utili per la prossima che arriverà". Per Enrico Letta anche il passaggio dell’insegnamento al digitale sta avvenendo in questi giorni a gran rapidità. Serve a migliorare l’offerta didattica, e ci pensa sempre Bill a formare gli insegnanti.
Insomma, è il momento di "eliminare chi è restio alla tecnologia."

Lisa Stanton

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