RE: Steemit alla deriva - Le ragioni per cui mi dissocio dalla communty ita su Discord
Non condivido i toni del tuo intervento, ma neanche quelli di alcune delle risposte. Il tuo post ha però il merito, secondo me, di provocare un dibattito "chiarificatore" sul funzionamento di steemit, che a mio avviso è doveroso fornire ai nuovi utenti.
Io sono entrato in questa comunità nel luglio 2016. Credo (non ricordo esattamente i fatti) di essere stato uno degli "istigatori" della creazione di questa comunità. Dopo aver gettato il sasso ho molto presto nascosto la mano, sia per mancanza di tempo, sia perché non condivido alcuni criteri di "gestione" del sistema.
Io l'ecosistema steemit lo vedo così: l'associazione di un valore monetario al voto crea ovviamente delle relazioni di POTERE fra gli utenti. in termini politici, direi che Steemit è una plutocrazia, cioè il potere è proporzionale a quanti SOLDI hai, espressi in Steem Power. Questo meccanismo è strutturale, e lasciami dire che riflette bene il sogno americano: i SOLDI o ce li hai di tuo (e quindi lo Steem Power lo hai acquistato), oppure li hai "fatti" grazie al tuo "talento", pubblicando regolarmente contenuti che ricevono voti pesanti e accumulando nel tempo. Problemi fino a qui? Probabilmente no...a meno di non essere comunisti, cosa ormai passata molto di moda. I problemi e la frustrazione sono nascosti nei dettagli, e nelle aspettative. Cosa ci aspettiamo da chi detiene il potere? Che lo gestisca in modo "giusto", che anteponga l'interesse della collettività al suo personale, che premi la virtù e non il vizio, che pratichi la trasparenza assoluta in tutte le sue azioni? Che non favorisca chi lo adula, ecc, ecc, ecc?
Ecco, allora diciamo che il fatto di aver vissuto più di mezzo secolo mi permette di dirvi quanto segue: non aspettatevi tutto questo, perché i potenti sono esseri umani. Alcuni di loro sono probi e giusti, altri meno, altri possono essere addirittura degli psicopatici pericolosi. La "bellezza" di Steemit è che per il tramite del dio denaro, tutte le dinamiche tipiche di un consesso umano vengono riprodotte: frustrazione, adulazione, solidarietà, collusione, ribellione, ecc.
Per finire questa tirata vagamente moralista e accademica, direi che la comunità italiana è a mio avviso una fra le più "sane" in questo ecosistema, però...non è perfetta, e nessuno di noi è una persona perfetta. Per essere un po' più concreto, e non ipocrita, mi permetto di dire che a mio avviso un po' più di trasparenza nei meccanismi di funzionamento interno (ruoli vs. retribuzioni) gioverebbe. E credo che questi siano aspetti dove si potrebbe guardare alle "best practices" (se ci sono) di altre comunità. Pace e bene.
P.S. visto che ho parlato di plutocrati, e che il più ricco in questa comunità è @bhuz, tengo a precisare che ho molta stima per lui. Chi conosce i meccanismi di steemit capirà che mettere il suo SP al servizio della comunità italiana lo priva di una potenziale rendita passiva molto sostanziosa. Tanto di cappello.
Come mi diceva, nel corso di una recente chiacchierata, un noto giornalista esperto in social media, se non prendi una posizione netta, se non sei in grado di sucitare sentimenti, siano essi indignazione, ammirazione et cetera, e' meglio che ti limiti a scrivere un diario. Quindi comprensibilissimo che I toni non siano stati di tuo gradimento. Per il resto, sarà la differenza d'età - vado per I 34 - o forse le mie stupide convinzioni circa un mondo migliore, ma credo che per gli intenti con cui e' nata Steemit deve essere un luogo in cui sovvertire gli ordini e le dinamiche a cui siamo abituati nella vita quotidiana. Anche solo per prova, quasi per divertimento, perchè come ben dici è un microcosmo popolato dalle stesse persone che abbiamo davanti tutti i giorni. Coi loro pregi, difetti, tendenze e attitudini. E in più c'è il denaro. Sono possibilista, che te devo dí, e credo che la staticità di certe dinamiche sia da ricercarsi nella paura dell'ignoto, nel timore di finire al rogo senza cambiare nulla. Ma se nessuno ci prova non lo si potrà mai scoprire.
Ben detto Claudio: chiaro, rispettoso, diretto, riconoscente. Grazie.